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All’esame della patente con “l’aiutino”: scoperti e denunciati. Incastrati dallo strano atteggiamento durante il test

Como, l’esaminatore aveva notato che il 43enne egiziano e il 29 enne marocchino muovevano le labbra come se stessero dialogando con qualcuno. E in effetti addosso avevano un kit audio-video per fargli superare la prova

La Motorizzazione di Como

La Motorizzazione di Como

Como, 9 aprile 2025 – “Furbetti” dell’esame per la patente nuovamente in azione in Lombardia. La Polizia di Stato di Como, ieri mattina, ha denunciato in stato di libertà, per aver violato l'articolo 1 della Legge 475 del 1925, che sanziona chi fa uso o si appropria, in esami o concorsi, delle capacità altrui, un 43enne egiziano e un 29 marocchino, entrambi in regola con il soggiorno e residenti nella provincia.

Stando a quanto ricostruito nel corso delle indagini, una volta giunti sul posto, gli agenti hanno raccolto la testimonianza dell'esaminatore per il conseguimento del documento di guida. L’esaminatore ha spiegato che, una volta iniziato l'esame ha notato i due soggetti distratti e muovere le labbra come se stessero dialogando con qualcuno.

Insospettito, anche dal fatto che i due provenissero dalla provincia di Milano, ha chiamato il 112 NUE per far intervenire la Polizia. I poliziotti hanno preso in consegna i due uomini procedendo alla loro ispezione. Qui è scattata la scoperta: avevano installato addosso, dei kit audio video che li avevano agevolati nel superare la prova d'esame. Il 43enne egiziano e il 29enne marocchino sono stati quindi condotti in Questura e sono denunciati per la violazione della legge di riferimento.

Un mese fa il precedente. Un cittadino egiziano di 30 anni residente ad Alessandria è stato scoperto e denunciato dalla polizia della Squadra Volante, per essersi presentato all’esame, alla Motorizzazione di Como, per la patente con microcamera e auricolare. L’uomo aveva un dispositivo wireless collegato con un suggeritore esterno, utilizzato mentre sosteneva la prova teorica.

Uno degli esaminatori si era insospettito quando, dopo aver dato il via alla sessione d’esame, si è accorto che la procedura si era bloccata. Infatti il trentenne non riusciva a proseguire l’esecuzione della prova dopo essersi tolto la giacca che conteneva la strumentazione. L’esaminatore, intuendo che l’uomo era in difficoltà, ha quindi chiamato la polizia per procedere con il controllo.