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Escavatori rubati nel Comasco, polizia li ritrova in un'area di servizio a Roma sud

Dalla documentazione di trasporto sequestrata, è risultato che le macchine operatrici rubate avevano come destinazione un porto del sud Italia

Escavatori rubati nel Comasco (Sito Polizia di Stato)

Como, 24 luglio 2019 - Un autoarticolato con a bordo una ruspa e un escavatore di grandi dimensioni non ha convinto i poliziotti della Stradale di Roma in servizio sull’A1.  Così, considerando il preoccupante fenomeno di furti di veicoli industriali (ruspe e trattori) che crea enormi disagi agli operatori del settore edile ed agricolo, i poliziotti hanno fatto - tenendosi a distanza per non destare sospetti - gli accertamenti del caso e appurato che seppure il vettore era regolare i mezzi d'opera trasportati erano stati invece rubati, la notte prima, in un cantiere in provincia di Como. Dallo stesso cantiere era sparito anche un terzo escavatore, sempre di ingente valore, di cui sembravano essersi perse le tracce.

I poliziotti hanno accerchiato l'area di servizio Tuscolana, nella diramazione sud dell’A1, per comprendere quale fossero le reali intenzioni dell'autista, in quanto sembrava essere in attesa di terze persone. E infatti poco dopo è arrivato un uomo alla guida di un'auto di grossa cilindrata che, dopo aver parlato con l'autista del convoglio, è risalito a bordo e ha ripreso la marcia in autostrada, seguito dall'autoarticolato. Gli agenti poliziotti hanno così seguito i due veicoli fino ad un piazzale nei pressi dello svincolo autostradale di San Cesareo, dove hanno notato il conducente dell'auto scendere dal veicolo per avvicinarsi nuovamente all'autoarticolato. In pochi minuti gli agenti della Polstrada sono intervenuti sorprendendo l'uomo mentre stava per rimuovere il congegno di localizzazione dal veicolo industriale rubato, avvalendosi di utensili e dispositivi elettronici prelevati, poco prima, dalla sua auto.

L'uomo, cittadino romeno di anni 33, è stato denunciato per ricettazione in concorso con il titolare di una ditta di trasporti di Monterotondo (Roma), proprietario dell'autoarticolato. Le successive indagini hanno permesso agli investigatori di individuare anche il terzo escavatore rubato nel cantiere nel Comasco: era all'interno di un'officina meccanica a sud di Roma, il cui titolare era pero' ignaro dell'illecita provenienza. Anche il terzo escavatore era trasportato da un autoarticolato di proprieta' della medesima ditta di Monterotondo. Dalla documentazione di trasporto sequestrata, inoltre,è risultato che le macchine operatrici rubate avevano come destinazione un porto del sud Italia, da dove forse sarebbero state trasferiti via mare verso mete estere. I tre veicoli industriali sono stati sequestrati per essere restituiti ai legittimi proprietari.