Eupilio (Como) - “Sei un ignorante...torna al tuo posto o ti stacco un orecchio”, ma anche “Siete cattivi, siete ignoranti, piangete e poi dite che è colpa mia”.
Una serie di ‘gentilezze’ che sarebbero state rivolte a bambini di terza elementare dalla loro maestra, una 49enne di Albavilla finita ora a processo con l’accusa di abuso di mezzi di correzione. Un processo che la donna ha voluto affrontare dopo essersi opposta a un decreto penale di 2.400 euro emesso a suo carico nel maggio 2023, che l’ha portata un anno fa davanti al gup di Como Walter Lietti. Il quale, a fronte dell’esito delle indagini svolte dai carabinieri, e documentate anche con immagini di intercettazioni ambientali, ha rigettato la richiesta di messa alla prova presentata dalla donna e ritenuto che l’accusa più corretta potesse essere quella di maltrattamenti, delegando al giudice del dibattimento la valutazione finale.
La denuncia era stata presentata nel 2022 ai carabinieri di Erba da cinque mamme di bambini della scuola primaria di Eupilio, dove all’epoca insegnava la donna, a cui si erano aggiunte analoghe dichiarazioni rilasciate da altre tre mamme. Prima di rivolgersi ai militari, i genitori, turbati da una serie di racconti e di ripercussioni che avevano notato sui bambini, avevano chiesto colloquio con la maestra. Che aveva più volte tergiversato, per poi riceverli affiancata da un’altra insegnante.
A quel punto, la direzione scolastica aveva disposto che le sue lezioni avvenissero a porte aperte e sempre in presenza di un’altra insegnante, ma nel frattempo erano partite le indagini e installate telecamere: in un video, si vede anche la maestra avvicinare il suo volto a pochissimi centimetri da quello del bambino che stava rimproverando. Durante il dibattimento, la donna ha sostenuto di essere stata “incastrata da mamme che non ho mai visto”, le stesse che le avevano chiesto un colloquio e che poi si sono rivolte ai carabinieri, aggiungendo e giurando di non aver “mai maltrattato nessuno”.