
Guardia di finanza
Como, 21 maggio 2020 - Da una parte i 14 arrestati, due dei quali finiti in carcere, dall’altra dieci indagati a piede libero, i cui nomi sono elencati nella stessa ordinanza di custodia cautelare. Tutti in concorso con S.S., all’epoca commercialista dello studio Pennestrì, o con S.L.V.e, il funzionario dell’Agenzia delle Entrate arrestato a giugno scorso.
Sul fronte delle fatture per operazioni inesistenti, sono state ricostruiti gli accordi passati dallo studio Pennestrì con le società sportive Us Basket Como e Asd Cittadella 1945 – a cui si aggiunge la romagnola Asd Civitella Colormax - per le quali sono indagati in concorso i rispettivi legali rappresentanti, i comaschi L.M., 80 anni e S.R., 42 anni. Il fine era duplice: da un lato abbattere la base imponibile delle società utilizzatrici – e in particolare la tessitura Attilio Imperiali spa e la Effe Effe Welding srl – dall’altro legittimare le uscite di denaro che venivano utilizzate per le corruzioni.
Sono inoltre coinvolti nell’indagine, indagati a piede libero, altri sette commercialisti di Como e provincia, a cui vengono addebitati singoli episodi di corruzione, per agevolare l’esito di rilievi in corso nei confronti di clienti. Si tratta di G.C., 66 anni di Como, A.G., 49 anni di Maslianico e consulente tecnico del Tribunale di Como, E.G., 60 anni di Como, D.I., 50 anni di Como, L.I., 55 anni di Como, A.M., 58 anni, residente a Lugano ma operativa nel comasco, G.V., 50 anni di Como. Infine compare il nome di A.S., 60 anni di Como, legale rappresentante della società Salcodue, che nel 2015 avrebbe presentato una richiesta inerente un accertamento svolto a carico di una società collegata, con conseguente emissione di «provvedimento di sgravio».
S.L.V. «ha sfruttato il suo ruolo chiave nella definizione del contenzioso sia giudiziale, partecipando alle udienze sui ricorsi da lui stesso redatti per il contribuente, e formalmente sottoscritti dai professionisti suoi corruttori, che stragiudiziale, essendo munito di delega per la conclusione di mediazione». Arrestato a fine giugno, aveva patteggiato 4 anni e 8 mesi di reclusione, ma prima ancora, aveva sostenuto lunghi interrogatori fornendo agli inquirenti una quantità di informazioni sulle attività illecite portate avanti all’interno dell’Agenzia delle Entrate di Como. «La consapevolezza dei professionisti corruttori che lo hanno remunerato è certa in quanto gli stessi, dopo aver firmato gli atti predisposti da L.V., sono i suoi interlocutori quando gestisce la pratica».