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Ex comandante dei vigili a processo per stalking: "Non l’ho minacciata"

L'ex comandante dei vigili di Sirmione è a processo per stalking e minacce nei confronti della ex segretaria comunale. Negando di averla minacciata con la pistola, sostiene che la sua ossessione era dettata dalla disperazione per la fine della relazione.

"Tutto quello che ho fatto era dettato dalla mia disperazione, io l’amavo, le avevo dato tutto, avevo ribaltato la mia vita per stare con lei. Non mi davo pace, non capivo che fosse finita per sempre. Però non l’ho mai minacciata né mai le avrei fatto correre dei rischi, non ho commesso reati. E non sono mai andato da lei con la pistola".

Parola dell’ex comandante dei vigili di Sirmione, a processo per stalking, minacce e porto abusivo dell’arma d’ordinanza nei confronti della ex, all’epoca dei fatti segretaria comunale nel medesimo Comune, con cui, lasciata la moglie, l’imputato aveva intrecciato una storia. La decisione della donna di interrompere la relazione, durata dal maggio 2018 all’aprile 2021 ("Non mi ha mai dato spiegazioni, e dire che fino a poco prima mi chiedeva un figlio") generarono nel 50enne un’ossessione. Fino ad arrivare a presentarsi a casa della parte offesa con l’arma d’ordinanza con due colpi in canna, quando il giorno precedente le aveva inviato un messaggio poco rassicurante. Ieri in due ore di deposizione l’ex comandante - sospeso dall’incarico - in lacrime ha negato la circostanza.

Beatrice Raspa