I migranti provenienti dal Kosovo passavano da Como per raggiungere la Svizzera. L’attraversamento della frontiera veniva garantito con il pagamento di cifre variabili, attorno ai 700 euro a testa, consegnati a un gruppo di connazionali che li accompagnavano oltreconfine a bordo di auto private. Una delle tante organizzazioni di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, era stata scoperta nel 2017 durante un’indagine su un traffico di armi, e mandata per competenza alla Dda di Milano. Ieri l’ultimo imputato – Driton Rexhepi, kosovaro di 39 anni residente a Delebio – è stato condannato a 6 anni di reclusione, la stessa pena chiesta dal pm Sara Ombra (nella foto). Il Tribunale Collegiale, come già avvenuto per gli altri imputati, lo ha assolto dall’associazione a delinquere, riconoscendolo però colpevole di aver garantito il suo apporto per accogliere e far transitare i migranti. Pa.Pi.
CronacaFaceva business coi clandestini: 6 anni di carcere