REDAZIONE COMO

Fiumi e torrenti. Alle loro foci i punti più critici

Il peggioramento dei risultati dei campionamenti dei cinque laghi lombardi evidenzia problemi di scarichi abusivi, perdita di biodiversità e inerzia delle amministrazioni nella depurazione delle acque. La Goletta dei Laghi 2024 sottolinea la persistenza di situazioni inquinanti non risolte da anni.

Il peggioramento dei risultati dei campionamenti dei cinque laghi lombardi evidenzia problemi di scarichi abusivi, perdita di biodiversità e inerzia delle amministrazioni nella depurazione delle acque. La Goletta dei Laghi 2024 sottolinea la persistenza di situazioni inquinanti non risolte da anni.

Il peggioramento dei risultati dei campionamenti dei cinque laghi lombardi evidenzia problemi di scarichi abusivi, perdita di biodiversità e inerzia delle amministrazioni nella depurazione delle acque. La Goletta dei Laghi 2024 sottolinea la persistenza di situazioni inquinanti non risolte da anni.

I cinque laghi lombardi oggetto dei campionamenti - Verbano, Ceresio, Lario, Sebino e Benaco - sono stati occasione di riflessione su scarichi abusivi, perdita di biodiversità, sovraffollamento turistico, fragilità di coste e falesie, speculazioni edilizie e sulla raccolta dei rifiuti. In particolare l’edizione 2024 di Goletta dei Laghi è stata caratterizzata da un peggioramento generale dei risultati dei campionamenti, per i quali hanno sicuramente influito le massicce precipitazioni che hanno caratterizzato il mese di giugno, in cui sono stati eseguiti i prelievi dei campioni da analizzare. Ma a questo, secondo Legambiente, si è aggiunta una "sostanziale inerzia di alcune amministrazioni che in qualche caso, come ad esempio sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, da più di vent’anni non accennano a migliorare la depurazione dei corpi idrici di loro competenza".

Anche quest’anno i punti critici sono le foci dei fiumi e dei torrenti "che si gettano a lago dopo aver percorso tratti, anche non brevi, nell’entroterra raccogliendo reflui non incanalati nelle infrastrutture fognarie". Inoltre, se in generale alcuni punti hanno avuto un pessimo andamento quest’anno, "per altri – prosegue il report – è evidente come ancora una volta non si sia riusciti a sistemare alcune situazioni che si trascinano da quasi vent’anni". È il caso soprattutto dei torrenti della sponda lombarda del lago Maggiore, Tresa, Boesio, Bardello e Acquanegra. In 19 anni di campagna attraverso i laghi, Goletta ha spesso denunciato che le cause principali dell’inquinamento dei bacini lacustri riguardano i servizi di fognatura e depurazione, le cui prestazioni rimangono ben lontane dagli obiettivi previsti dalla normativa ambientale europea. Pa.Pi.