PAOLA PIOPPI
PAOLA PIOPPI
Cronaca

Fondi Cri spogliati. L’ex presidente deve 243mila €

Como, danno erariale stimato dalla Corte dei Conti. In aula dovrà difendersi dall’accusa di peculato.

Matteo Fois 49 anni ex presidente dei Comitati di Lipomo e Como della Cri ha scelto di difendersi dall’accusa di peculato in dibattimento Il periodo oggetto di contestazioni e calcolo dei danni va dal 2014 al 2020

Matteo Fois 49 anni ex presidente dei Comitati di Lipomo e Como della Cri ha scelto di difendersi dall’accusa di peculato in dibattimento Il periodo oggetto di contestazioni e calcolo dei danni va dal 2014 al 2020

Per la Procura di Como, l’ipotesi di peculato nei confronti dell’ex presidente della Croce Rossa di Como Matteo Fois, ruotava attorno a 100mila euro. Ma ora la Guardia di finanza del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Como, nel quantificare il danno erariale, contesta una cifra ben più alta: 260mila euro, di cui 243mila per Fois e 17mila per il dirigente amministrativo. Conclusione delle indagini delegate dalla Corte dei Conti. Fois, 49 anni, che ricopriva il ruolo di legale rappresentante dei Comitati locali di Lipomo e Como, ha deciso di andare a processo dibattimentale per difendersi dall’accusa di peculato. I giudici milanesi contestano un danno anche all’ex dirigente amministrativo Riccardo Belotti, 53 anni di Como, coinvolto nel penale per un solo episodio, per il quale a febbraio aveva patteggiato un anno e mezzo di reclusione.

Gli approfondimenti della Procura contabile, hanno riguardato il periodo 2014-2020, e l’impoverimento patrimoniale patito dalla Cri di Como. Causato da un lato dalla cattiva gestione delle risorse, importanti spese legali e giudiziarie da parte dei Comitati locali – soprattutto Cantù, Lomazzo e Uggiate Trevano – per il recupero delle somme spettanti trattenute indebitamente dal Comitato di Como. Dall’altro lato dalle condotte di peculato contestate in sede penale. Il Comitato di Como, in qualità di "capofila", riceveva rimborsi dall’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza per garantire il servizio 118 che non riversava per intero agli Enti territoriali, che non erano più in grado di far fronte alle spese correnti.

Il calcolo del danno erariale per il peculato ha riguardato invece i rimborsi spese ingiustificati, l’utilizzo di carte di credito per spese personali e l’acquisizione di autovetture a prezzi irrisori. Ticket restaurant e altre spese non dovute per 12mila euro, trasferte e acquisti on line non documentati pagati con carte di credito aziendali, oppure il sistema ideato con una società emiliana specializzata nella vendita di ambulanze, basato sulla sovrafatturazione e sottofatturazione dei mezzi acquistati e dismessi. Venivano così accantonate somme, utilizzate per acquistare autovetture per sé o per i suoi familiari. Infine due fuoristrada donati dai Vigili del Fuoco alla Croce Rossa, dopo essere stati dichiarati non impiegabili, sono stati acquisiti a titolo gratuito dal presidente per poi essere venduti a un fornitore della Cri.