
Nonostante i controlli non siano mai venuti meno con la fine del lockdown sono tornati gli spacciatori nei boschi dell’Olgiatese dove i Comuni hanno deciso di correre ai ripari ricorrendo alla tecnologia. A Olgiate Comasco ad esempio si è deciso di utilizzare le fototrappole che normalmente vengono impiegate per individuare chi abbandona i rifiuti, anche per combattere gli spacciatori. Il Comune nelle scorse settimane ne ha ordinate una decina e alcune di queste verranno impiegate nei boschi frequentati da pusher e tossicodipendenti come quello di Baragiola. Le fototrappole sono dispositivi di piccole dimensioni perfettamente mimetizzabili e in grado di attivarsi da soli grazie a sensori in grado di rilevare il movimento. Grazie al loro impiego si spera di riuscire a dissuadere gli spacciatori e i loro clienti. Naturalmente non mancano i controlli delle forze dell’ordine, lo scorso 14 agosto la squadra ha svolto un servizio straordinario di controllo nell’area boschiva di Lurate Caccivio, con la rimozione di numerosi giacigli.