
Frana Scarenna
Canzo, 14 ottobre 2021 - Il Gruppo Naturalistico della Brianza, l’associazione con oltre 60 anni di storia, sede a Canzo ma impegnata nella tutela della natura in tutta la Brianza, ha preso ufficialmente posizione contro la Comunità Montana del Triangolo Lariano, in merito al progetto per la ricostruzione della strada comunale da Scarenna di Asso, a Caslino d’Erba, a Castelmarte e alla variante della provinciale Vallassina. La strada in questione fu interrotta da una frana caduta dalla parete rocciosa di Scarenna, luogo di arrampicate di rocciatori. Sono passati più di dieci anni dal disastroso evento che ha limitato notevolmente il collegamento con la frazione di Asso.
Recentemente la Regione ha stanziato quasi 17 milioni di euro destinati a 42 interventi stradali. Un milione e 100mila euro sono stati destinati al recupero della strada comunale Scarenna-Castelmarte interrotta dalla frana. Il Gruppo è molto critico con la Comunità Montana accusandola di aver redatto per conto suo, senza il parere dei Comuni e di vari enti, il nuovo tracciato della strada. Il Gruppo ha richiesto chiarimenti ma gli sarebbero stati negati. Secondo i naturalisti l’intervento avrebbe dovuto ripristinare la vecchia strada, mettere in sicurezza la parete rocciosa e adempiere ad alcuni interventi tesi a rivitalizzare l’intero territorio con un turismo intelligente esplicato con gite in bicicletta e a piedi. Il nuovo tracciato della strada stravolgerà i prati della bella piana sulla riva destra del fiume Lambro, un posto che è già meta di escursioni a piedi e in bicicletta. È evidente che con la nuova strada sarà aperta la possibilità di nuovi insediamenti urbanistici, capannoni in particolare, con la conseguenza distruzione di un ambiente votato alla natura e alle passeggiate.