
La simulazione con due figli, moglie e un reddito di 25mila franchi annui. L’anticipo Irpef in Italia è di 2.703 euro. Per il saldo a novembre altri 1.620.
Per la prima volta i frontalieri, a esclusione di quelli vecchi che continueranno a essere tassati solo in Svizzera, saranno chiamati a presentare la dichiarazione dei redditi. Come ogni prima volta sarà meglio prepararsi per tempo e il suggerimento, anche per evitare di compiere errori, è di affidarsi ai consulenti del sindacato. Ai Caf della Uil sono già pronti per aiutare i lavoratori lombardi impiegati in Canton Ticino, nei Grigioni e nel Vallese a districarsi tra 730 e Modello Unico, ben sapendo che il primo anno il carico fiscale sarà notevole perché oltre alle tasse per il 2024 andranno versati anche l’acconto Irpef 2025.
Per entrare nei numeri, un lavoratore sposato con due figli e coniuge che lavora con un reddito lordo annuo di 25mila franchi pagherà in Italia 2.703 euro (che si possono dividere in 5 rate da 540 euro) più un acconto di 216 euro e altri 1.620 euro a saldo a novembre. Un lavoratore single a parità di lavoro pagherà 2.487 euro, 198, 86 euro di acconto e 1492,2 euro a saldo. Per un reddito di 50mila franchi si sale a 7.711 di tasse, 616,88 euro di acconto e 4626,6 euro di saldo per un lavoratore con figli, mentre un single verserà 6.209 euro, 496,72 euro di acconto e 3725 euro di saldo a novembre. Per un reddito lordo da 75mila franchi un lavoratore sposato con due figli verserà 13.160 euro, 1.052,8 euro di acconto e 7.896 euro di saldo, un single 11.128 euro più 890 euro di acconto e 6.676,8 euro di saldo a novembre.
"Il 17 luglio 2023 è stato sottoscritto un accordo che prevedeva la tassazione per i nuovi frontalieri – ricorda Raimondo Pancrazio, responsabile nazionale Uil dei frontalieri –. Non era prevista la tassa sulla salute per i vecchi frontalieri ed era previsto, ad esempio, per la disoccupazione Naspi che questi lavoratori per i primi tre mesi avrebbero dovuto percepire l’80% del salario svizzero. Siamo al lavoro per redarre uno statuto dei frontalieri". Prima c’è l’appuntamento con la dichiarazione Irpef. "La norma prevede che i nuovi frontalieri – spiega Luca Gaffuri, presidente del Caf Uil Lombardia – versino il saldo del 2024 e l’acconto del 2025. È importante attivarsi presentando la documentazione che verrà comunicata direttamente dalla Svizzera e quella da utilizzare per le detrazioni italiane".