PAOLA PIOPPI
Cronaca

Garzeno, l’omicidio di Candido Montini: trovato portafogli in una strada vicino a casa dell’ex vicesindaco. A chi appartiene?

Emergono dettagli sulla ricognizione cadaverica: l’assassino sarebbe entrato in azione martedì sera e la vittima si sarebbe difesa dall’aggressione

Carabinieri davanti alla casa di Candido Montini (nel riquadro)

Garzeno, 26 settembre 2024 – Candido Montini è morto almeno dodici ore prima del suo ritrovamento. Lo ha stabilito il primo esame del medico legale, oltre ai riscontri sull’abbigliamento indossato dall’uomo. Dopo un giorno di indagini, che ancora non hanno circoscritto alcun sospetto, i militari hanno raccolto alcuni elementi da cui partire, tra cui la certezza che l’uomo, 76 anni, che in passato aveva anche ricoperto un incarico amministrativo nel piccolo Comune dell'alto lago, avrebbe cercato di difendersi, mentre veniva raggiunto da diverse coltellate sferrate all’altezza del torace, e una – forse quella letale – alla gola.

Un altro elemento che si è aggiunto nell’ultime ore, è stato il ritrovamento di un portafogli, quasi certamente il suo, gettato per strada a poca distanza dall’abitazione di via Ai Monti in cui viveva, nella piccola frazione di Catasco di Garzeno, e dove portava avanti anche una piccola attività di rivendita alimentare.

Alle indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Como Alessandra Bellù, stanno lavorando i carabinieri di Como, con l’intervento del reparto rilievi di Sondrio e della Sis di Milano. Inoltre sono state convocate e sentite diverse persone vicine all’uomo, conoscenti e familiari.