REDAZIONE COMO

Gestione della piscina, la Gdf acquisisce i documenti in municipio

Assegnata a Pallanuoto Como Sotto la lente i numeri effettivi degli atleti “agonisti” tesserati

Documenti e atti relativi al bando di assegnazione, così come tutta la documentazione presentata da Pallanuoto Como e Como Nuoto per l’aggiudicazione della piscina di viale Geno. È quanto acquisito in queste ultime ore negli uffici del Comune dai militari della Sezione Tutela Spesa pubblica del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di finanza. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Pasquale Addesso, al momento procede contro ignoti con l’ipotesi di turbativa d’asta, e riguarda le modalità dell’ aggiudicazione, lo scorso 30 giugno, della storica sede della Como Nuoto, alla Pallanuoto Como. In particolare, il punto al centro delle valutazioni ruoterebbe attorno al numero di atleti tesserati certificati dalle due società sportive.

La vicenda è arrivata in Procura attraverso un esposto presentato settimane fa dal consigliere Alessandro Rapinese, nel quale si ipotizza che la Pallanuoto Como abbia gonfiato l’elenco degli agonisti per ottenere un punteggio favorevole e vincere la gara, così come prevederebbe il regolamento. Tuttavia l’avvocato Roberto Rallo, legale della società, ritiene che "da nessuna parte è scritto che gli elenchi in questione dovessero riguardare tesserati agonisti, bensì i tesserati che hanno svolto attività agonistica, che non è la stessa cosa". La vicenda è solo all’inizio e ora, a fronte dei documenti acquisiti, si prospettano settimane di analisi dei loro contenuti, messi in relazione al bando: uno scenario complesso. Pa.Pi.