
Non c’è pace sul lungolago di Como che aveva appena archiviato il cantiere delle paratie, non ancora completamente concluso...
Non c’è pace sul lungolago di Como che aveva appena archiviato il cantiere delle paratie, non ancora completamente concluso ma comunque alle ultime battute, e adesso costretto a misurarsi con altri lavori iniziati e lasciati a metà. Nel caso della riqualificazione dei Giardini a lago l’opera è molto più indietro e di sicuro per un altra estate i turisti saranno costretti a convivere con reti e operai, sempre che il Comune riesca a trovare una ditta disposta a farsi avanti e portare a termine la riqualificazione dopo la revoca alla prima azienda aggiudicataria. "Un cantiere costato 400.000 euro - spiegano Livia Sarda, vicesegretaria del Pd cittadino e Alessandro Rossi, segretario del circolo Pd di Como Convalle - Chissà ora per quanto resterà così, chiaro specchio dell’incapacità di chi governa la città. Oggi non c’è più spazio per alcuna ironia: quello che dall’inizio del cantiere era sotto gli occhi di tutti, si è tristemente verificato". La minoranza critica soprattutto il ritardo con cui la decisione è stata presa. "Per mesi tutto è rimasto recintato senza che ci fosse mai qualcuno al lavoro, poi, con estrema flemma, si è iniziata l’opera di demolizione e poi di nuovo il nulla - concludono - Tutti vedevano, tranne chi ha deciso e affidato l’opera. È chiaro che la situazione non si risolverà a breve".