
La cerimonia all'Università dell'Insubria
Ponte Lambro (Como) – Amava la montagna e sognava di laurearsi in Medicina Giulia Vanossi, la studentessa scomparsa lo scorso 9 agosto in un incidente mentre stava scalando il monte Tredenus, sulla via Federico Giovanni Kurtz in Valcamonica.
Otto mesi dopo il suo sogno si è in parte avverato grazie all’Università dell’Insubria che ha deciso di conferirle un attestato alla memoria consegnato alla mamma Flora Ceruti dalla rettrice Maria Pierro. Nata a Erba il 25 settembre 1998, Giulia Vanossi era una studentessa davvero brillante, determinata e appassionata. Aveva superato 34 esami con ottimi voti ed era ormai prossima alla laurea, pochi giorni prima dell’incidente aveva superato l’esame in Clinica medica e quella scalata era il suo modo di festeggiare l’evento.

“La salita era ripida ma non ti ha mai spaventata - il ricordo dell’amica Veronica Vitali, medico e alpinista - Amavi la montagna, forse perché era come te: forte, silenziosa, immensa. In ogni passo c’era coraggio, nella fatica una lezione. In ogni alba una nuova promessa. Da oggi sei un medico, amica mia, come hai sempre sognato. Non importa se non sei qui fisicamente. Sei in ogni vita che avresti voluto curare, in ogni gesto gentile che ci hai insegnato. La vetta oggi si inchina a te”.
Nell’aula magna Granero Porati di Varese è stato proiettato un video realizzato dagli amici con le foto di Giulia. “Giulia aspettava questo giorno da tanto tempo, perché per lei laurearsi era un obiettivo fondamentale - le parole commosse di Greta Colombo, studentessa in Medicina e sua migliore amica - Non conosco altra persona che si sarebbe meritata di più questo riconoscimento. Sono sicura Giulia che saresti stata una dottoressa magnifica, e ora siamo qui tutti assieme, a congratularci con te”. Al termine della cerimonia la rettrice, dopo un lungo abbraccio, ha consegnato alla mamma di Giulia una pergamena commemorativa e una corona di alloro.