PAOLA PIOPPI
Cronaca

Goletta dei Laghi impietosa. Fortemente inquinati due prelievi d’acqua su tre

Il responso delle analisi compiute su Lario, Iseo, Garda, Maggiore e Lugano. Colpa di scarichi abusivi, maladepurazione e accelerazione della crisi climatica.

I campionamenti sono stati eseguiti in 33 diverse località sui cinque laghi Sui risultati hanno influito sicuramente le massicce precipitazioni che hanno caratterizzato il mese di giugno quando sono stati eseguiti i prelievi dalla barca

I campionamenti sono stati eseguiti in 33 diverse località sui cinque laghi Sui risultati hanno influito sicuramente le massicce precipitazioni che hanno caratterizzato il mese di giugno quando sono stati eseguiti i prelievi dalla barca

Per la salute dei laghi lombardi, non è un buon momento. La sintesi dei dati raccolti da Goletta Verde e Goletta dei Laghi di Legambiente restituisce un peggioramento generale della situazione delle acque, non solo per colpa delle precipitazioni. La grande campagna annuale ogni anno controlla la contaminazione microbiologica delle acque marine e lacustri, con un esito ricorrente: a minacciare la salute delle acque concorrono maladepurazione, scarichi abusivi, inquinamento, ma anche l’accelerazione della crisi climatica che mette sotto pressione i sistemi di depurazione. In Lombardia sono stati più di 30 i punti monitorati: di questi, 21 sono risultati fortemente inquinati, 2 inquinati e 10 entro i limiti di legge.

Sulla sponda varesotta e comasca del Lago di Lugano sono stati monitorati 2 punti in provincia di Varese e 2 in provincia di Como: l’unico "fortemente inquinato" è a Porto Ceresio, alla foce del Torrente Rio Vallone. Entro i limiti di legge i punti campionati a Porto Ceresio al Rio Bolletta, il fiume Telo a Claino con Osteno e il fiume Rezzo a Porlezza. Sei i punti oggetto di prelievi e di analisi microbiologiche sulla sponda lombarda del Lago Maggiore: 3 sono risultati "fortemente inquinati" (la foce del torrente Boesio a Laveno Mombello, la foce del torrente Acquanegra a Ispra e il nuovo punto monitorato a Sesto Calende, a Lisanza presso un canale di scarico sulla spiaggia); 2 "inquinati" (la foce del Tresa tra Germignaga e Luino e la foce del Bardello a Brebbia); uno "entro i limiti", a Luino, presso lo scarico sotto la terrazza di piazza Garibaldi. Sulla sponda comasca del Lario, inquinata la foce del Cosia, ai Giardini a Lago, che si rivela una costante dovuta a scarichi che il torrente intercetta nel tragitto verso il lago e alla disastrosa situazione della città di Como che deve adeguare la propria rete fognaria.

Inquinata la foce del torrente Albano a Dongo, mentre la foce del Telo ad Argegno e del Breggia a Cernobbio sono al disotto dei limiti di legge. Sulla sponda lecchese, tra i punti fortemente inquinati, la foce del torrente Caldone che attraversa la città di Lecco, la foce del torrente Inganna a Colico, la foce del torrente Esino a Perledo, la foce del Meira a Mandello del Lario, la foce del torrente Gallavesa a Vercurago. Tra i punti non inquinati, il torrente che attraversa la Valle dei Mulini a Bellano e la foce del Rio Varrone a Dervio.

Sei i punti monitorati sulle sponde del lago d’Iseo, di cui 5 risultati "fortemente inquinati": a Sulzano la foce del Calchere e il punto prelevato alla Darsena a Pisogne. Sulla sponda bergamasca, la foce del fiume Oglio e del canale presso la spiaggia del Bar delle Rose a Costa Volpino e la foce del Borlezza a Castro. Entro i limiti invece il prelievo effettuato a Peschiera e a Montisola, al pontile nord. Anche sul Lago di Garda, 5 su 6 punti sono risultati "fortemente inquinati": a Salò, il canale sulla spiaggia, la foce del torrente al porto a Padenghe del Garda, la foce del rio Lefà a Toscolano Maderno, la foce del rio all’oasi San Francesco di Desenzano del Garda e la foce del torrente a Santa Maria Lugana a Sirmione. Entro i limiti la foce del torrente Toscolano.