Grandate (Como) - Gennaro Di Tofano , operaio di Falciano del Massico, provincia di Caserta, era morto a 55 anni il 29 ottobre 2014, tragicamente schiacciato durante le operazioni di scarico dei materiali che aveva appena consegnato, all’interno del cantiere della Pedemontana nel tratto tra Grandate e San Fermo della Battaglia. Ieri, il giudice monocratico di Como Veronica Dal Pozzo ha condannato a 4 mesi di reclusione, con pena sospesa, tre dei sette imputati finiti a processo, tutti coinvolti in quanto ritenuti figure di riferimento nella gestione delle misure di sicurezza nell’area di lavoro.
La sentenza di condanna è stata letta per Roberto Bocchio, 70 anni di Alessandria, della ditta Turbosider, appaltatrice dei lavori di fornitura e posa dei guardrail, e committente del trasporto dei relativi materiali, e per Gianfranco Guarisco, 82 anni e Marco Cristina, 56 anni, entrambi di San Fermo, rispettivamente amministratore e dirigente della Gti, Guarisco Trasporti Internazionali, coinvolti in relazione alle operazioni di carico e scarico. Sono invece stati assolti Franco Vaschetto, 52 anni di Castagnole Monferrato, anche lui della Turbosider, Federico Caldinelli, 46 anni di Passirano nel Bresciano, responsabile del cantiere in quella tratta, Luciano Bergadano, 76 anni di Novi Ligure, della ditta Tra.N.Sider appaltatore del servizio di trasporto, e David Rustici, 48 anni di Fino Mornasco della Società Cooperativa Seven 99 di Como, anche lui chiamato in causa per la fase di movimentazione delle merci.
Nel frattempo, i familiari della vittima sono stati risarciti. Quel giorno Di Tofano, autista appena sceso dall’autoarticolato, era rimasto schiacciato dal carico di lastre del un peso di 20 quintali, movimentate da un muletto che si era sollevato e sbilanciato nella parte posteriore, schiacciando la vittima rimasta in piedi vicino al camion.