PAOLA PIOPPI
Cronaca

Guanzate, trasportava migranti in Svizzera: arrestato. Il reclutamento dei clandestini avveniva a Milano

Sulla scorta della ricostruzione del viaggio dei migranti, la competenza territoriale dell’inchiesta è passata da Como al capoluogo lombardo

Controllo di polizia locale

Controllo di polizia locale

Guanzate, 20 gennaio 2025 – Sarà la Procura di Milano a indagare sul flusso di migranti di origine pakistana, scoperto a ottobre scorso a Guanzate, grazie al controllo svolto su un veicolo.

Il sostituto procuratore di Como Giulia Ometto, ha infatti trasmesso il fascicolo per competenza, in quanto, fin dai primi accertamenti di indagine, è emerso che l’inizio della condotta e il reclutamento dei clandestini da affidare ai passatori, avveniva appunto a Milano, per poi dirigersi verso il confine tra Italia e Svizzera nel tratto comasco.

Il giorno del controllo, avvenuto del tutto casualmente, gli agenti di polizia locale di Guanzate si erano avvicinati a un veicolo fermo, una Peugeot, visibilmente incidentato e fermo in via Sant’Ambrogio. All’interno c’era alla guida un pakistano di 42 anni residente a Milano, assieme a due donne di origine turca e altrettante bambine piccole, di circa 4 o 5 anni: nessuna di loro parlava la stessa lingua dell’uomo, e non erano in grado di comunicare con lui.

Dopo le prima domande, dalle quali era subito emerso che la situazione non era chiara, tutti erano stati portati al comando. Si era così scoperto che donne e bambine erano state caricate a Milano la sera prima, ed erano clandestinamente dirette in Svizzera.

L’uomo era stato arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e portato in carcere al Bassone, mettendo il suo telefono sotto sequestro, a disposizione delle indagini. Sulla scorta della ricostruzione del viaggio, secondo cui le donne avevano raggiunto Milano, e qui erano state affidate al passatore, la competenza territoriale è passata a Milano.