Prima il bidone dell’immondizia di un privato cittadino, dato alle fiamme il 12 dicembre dello scorso anno, in via XXV Aprile a Fino Mornasco. Qualche mese dopo, il 12 aprile, l’episodio si era ripetuto, questa volta bruciando i sacchi dell’immondizia di una ditta in via Scalabrini, sempre a Fino Mornasco, dove le fiamme avevano anche raggiunto l’armadietto con i contatori del gas. Entrambi i destinatari di questi danneggiamenti, avevano sporto denuncia ai carabinieri di Fino Mornasco, senza riuscire a trovare una motivazione plausibile per quanto era accaduto. I militari ora sono arrivati a denunciare a piede libero, per i due incendi dolosi, un ragazzo di 22 anni di Cassina Rizzardi. Le indagini sono partite dall’acquisizione di svariate immagini di telecamere di videosorveglianza, sia pubbliche che private, che nei due diversi episodi hanno ripreso, anche per pochi attimi nelle varie angolazioni, la stessa persona passare nei pressi dei luoghi in cui sono stati appiccati i roghi. Grazie ad alcune testimonianze, il giovane è stato riconosciuto e identificato, raccogliendo elementi sufficienti a far ritenere che sia l’autore di entrambi gli incendi. È stata così scartata l’ipotesi, inizialmente presa in considerazione, che si trattasse di atti intimidatori o di minacce. Di fatto, al momento, non si sa quali sono le motivazioni che hanno spinto il ragazzo, un incensurato di 22 anni compiuti giusto ieri, a dare fuoco ai sacchi dell’immondizia. Il giovane è indagato a piede libero. Quando riceverà gli atti di conclusione delle indagini, potrà decidere se farsi interrogare, difendersi o spiegare le sue motivazioni. Pa.Pi.
CronacaI roghi non erano intimidazioni. Scoperto piromane di 22 anni