ROBERTO CANALI
Cronaca

Il casinò e il tunnel. Non è Montecarlo ma Campione d’Italia rievoca il gran premio

Si corse nel 1937 e nel 1946 e vi partecipò anche Tazio Nuvolari

Il casinò e il tunnel. Non è Montecarlo ma Campione d’Italia rievoca il gran premio

Il Gran Premio di Monaco, disputato la scorsa settimana, è probabilmente la più affascinante tra le gare della Formula1. Vedere i piloti destreggiarsi nelle strade del Principato di Monaco è un’emozione unica, anzi no perché c’è stato un tempo che anche in Italia si è disputato, per la verità solo in un paio di occasioni, un Gran Premio che visto con gli occhi di oggi lo ricorda molto da vicino. Si tratta del circuito di Campione d’Italia, l’exclave italiana in terra elvetica dove si corse per la prima volta nel 1937, in una gara riservata alle vetture di 1.500 cmc. Furono ben 15.000 gli spettatori accorsi ad ammirare le gesta di piloti di spessore del calibro di Carlo Felice Trossi, autore del giro più veloce, di Franco Cortese, Piero Dusio poi patron della Cisitalia, del Conte Giovanni Lurani e di Giovanni Rocco, vincitore sulla possente Maserati 6CM. La guerra era alle porte e, dopo un esordio di successo, il Circuito di Campione fu sospeso fino al termine del conflitto. Risorse però nel 1946, per la sua seconda ed ultima edizione, organizzata su due classi, 750 e 1.100 cmc. Anche quella volta i nomi dei piloti in gara furono di primissimo piano: nella categoria minore, articolata su trenta giri, corsero campioni come Franco Cortese e Sesto Leonardi, che vinse, mentre nella classe 1.100, da 40 giri, trionfò Alberto Comirato su Fiat, battento niente meno che Tazio Nuvolari che fu costretto a ritirarsi. Quasi ottant’anni dopo il Circuito di Campione rivivrà, sotto forma di rievocazione storica, nel settembre del 2025 per iniziativa del Comune e dell’Automobile Club Lugano Classic. L’evento è stato annunciato con grande anticipo per consentire ai collezionisti, non solo di auto e moto d’epoca, ma anche di imbarcazioni visto che delle competizioni si svolgeranno anche sul lago, di farsi avanti. Dal 4 al 7 settembre tornerà a rivivere il “circuito più piccolo del mondo“, come veniva chiamato all’epoca con orgoglio: lungo appena 1.116 metri (un terzo di quello di Monaco che misura 3.337 metri), ugualmente ricco di fascino con un tratto in salita, il passaggio lungo la riva del Ceresio e il Casinò, includendo due tornanti, quattro curve veloci, due brevi rettifili e persino un tunnel. Un’occasione anche per rilanciare il turismo nell’exclave.