FEDERICA PACELLA
Cronaca

Il clima blocca pure i saldi. Meno acquisti invernali in sette negozi su dieci

Tra i problemi sollevati dai commercianti, l’assenza di regole sulle promozioni. Così online fioccano le offerte: concorrenza sleale per le micro imprese.

Il caldo “scioglie“ i saldi. A più di un mese dall’inizio, il bilancio delle vendite di fine stagione è negativo: circa 7 negozianti su 10 segnalano risultati in calo rispetto allo scorso anno, con una contrazione media di oltre il 21% a livello nazionale. A pesare un autunno-inverno caratterizzato da temperature eccezionalmente miti, che hanno ridotto la domanda, ma anche la perdita di appeal sul pubblico dell’istituto dei saldi, il cui impatto è diluito dalla mancanza di regole sulle promozioni e dal conseguente boom di offerte, soprattutto online. Una distorsione concorrenziale a svantaggio delle micro imprese, che costa ai negozi 3 miliardi di euro di vendite l’anno a livello nazionale.

A lanciare l’allarme è Fismo, l’associazione delle imprese del settore moda Confesercenti, sulla base di un sondaggio condotto nel Bresciano su un panel di imprese associate.

Rispetto al 2023, nel periodo antecedente i saldi invernali il fatturato è diminuito per il 69% dei partecipanti al sondaggio. L’83% sarebbe favorevole a posticipare la data di inizio dei saldi invernali, l’88% pensa sia necessario per quelli estivi.

I risultati del sondaggio sono stati illustrati nell’incontro del Coordinamento tecnico della Commissione sviluppo economico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome con le principali associazioni di categoria del settore.

L’occasione è la discussione della revisione dell’Intesa sulle “vendite di fine stagione“. "Il problema oggi non è più solo quello di concordare le date: occorre infatti prendere atto che i saldi, come attualmente regolamentati, costituiscono un istituto ormai agonizzante", spiega Francesca Guzzardi, presidente di Fismo Confesercenti della Lombardia Orientale. "Gli elementi di distorsione della concorrenza sono evidenti – conclude la presidente di Confesercenti della Lombardia Orientale Barbara Quaresmini –. Occorre ora, e presto, ristabilire un effettivo equilibrio e garantire la parità di condizioni fra le diverse forme distributive, considerando anche il fattore climatico. I saldi hanno rappresentato e potrebbero ancora rappresentare una grande opportunità per i consumatori, purché sia garantita la possibilità di comparare le diverse offerte in un contesto in cui possa competere anche il piccolo esercizio commerciale".