
La Guardia di Finanza
Menù al lavoro nero. I militari della Guardia di finanza di Como hanno sorpreso all’opera 7 lavoratori in nero. Tre sono stati scoperti in due locali a Colverde e Villa Guardia dai finanzieri della compagnia di Olgiate Comasco. Per entrambe le attività è stata richiesta ai funzionari dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Como e Lecco la serrata coatta, perché durante i controlli i lavoratori in nero superavano il 10% dei dipendenti. I finanzieri di Erba invece sono entrati in azione in un ristorante di Lurago d’Erba: anche qui hanno trovato lavoratori in nero. Stessa situazione in un autolavaggio di Cantù con un pakistano in nero. Anche in questi casi è stata chiesta la chiusura delle attività con la sospensione temporanea della licenza.
Nei giorni scorsi i militari della Finanza di Olgiate Comasco hanno sequestrato beni per 350mila euro a un sudcoreano che faceva una vita da nababbo ma non ha mai dichiarato un centesimo e quindi non ha nemmeno mai pagato le tasse. Si tratta di un commerciante di cucine e arredi di Guanzate ufficialmente residente all’estero ma di fatto domiciliato in Italia per cercare di non versare balzelli né i Corea né in Italia, un giochetto che è riuscito a portare avanti dal 2013, versando gli incassi su conti correnti di banche di San Marino. I finanzieri gli hanno sequestrato la villa dove abitava a Guanzate, diverse fuoriserie e parecchi contanti. Alle indagini hanno collaborato anche i colleghi della Repubblica di Corea grazie alla mediazione dei finanzieri del II° Reparto del Comando generale della Guardia di finanza che operano all’estero.