
Il Lario piace sempre di più
COMO
Il 2024 è stato un anno da record per Como per gli incassi della Tassa di soggiorno, grazie all’aumento dei turisti e a quello delle tariffe deciso dal sindaco Alessandro Rapinese. Tra le città di lago Como si è collocata al primo posto con circa 4,1 milioni e un significativo +88% rispetto agli incassi dell’anno precedente. Al secondo posto si colloca Peschiera del Garda con 2,8 milioni d’incassi circa e un +5,4%. Al terzo posto Lazise con circa 2,3 milioni d’incassi e un +4%. Nel 2025 potrebbe andare anche meglio secondo l’Osservatorio sulla Tassa di soggiorno di Jfc, che prevede un incremento del +15,8% del gettito a livello nazionale, con 1 miliardo 186 milioni raccolto dai 1.389 che applicano l’imposta.
Nel 2024 gli introiti complessivi sono stati di 1 miliardo e 24 milioni con +29,1% sul 2023 quando fu di 793,5 milioni. La regione che nel 2024 ha avuto i maggiori incassi derivati dall’imposta di soggiorno è il Lazio con oltre 300 milioni di euro (contro i 189 milioni del 2023). Segue la Toscana con circa 121 milioni d’incassi sull’anno e un buon incremento rispetto ai circa 107 milioni del 2023, poi la Lombardia, che nell’anno 2024 incassa complessivamente 114 milioni di euro circa contro i 93 dell’anno precedente, segnando un rilevante indice di crescita.
Da sola Milano ha incassato circa 76,5 milioni d’incassi e un +23,2% rispetto all’incasso complessivo dell’anno precedente. Nel caso di Como un ruolo determinante, oltre all’aumento dei turisti, l’ha avuto l’aumento delle tariffe introdotto a partire dal primo gennaio del 2024. Le tariffe sono state aumentate per tutte le categorie di strutture ricettive, con incrementi variabili a seconda della tipologia. Gli hotel 5 stelle sono passati da 4 a 5 euro per persona a notte, quelli 4 stelle sono raddoppiati passando da 2,5 a 5 euro per persona a notte, lo stesso è accaduto con i 3 stelle passati da 2 a 4 euro a notte.
Gli alberghi 2 stelle sono addirittura triplicati passando da 1 a 3 euro a notte, in quelli a 1 stella da 0,75 euro si è passati a 2 euro, mentre ostelli e campeggio hanno quadruplicato le tariffe passando da 0,50 a 2 euro a notte. Aumenti considerevoli anche per i turisti di B&B, case vacanze e affitti brevi che prima spendevano 2 euro a notte e ora ne devono sborsare 3 mentre gli agriturismi sono passati da un euro a due.
Roberto Canali