Antonio Russo era morto esattamente un anno fa, il 6 gennaio 2024, a 25 anni dopo tre mesi di coma, conseguenza di un incidente che aveva avuto a Lurate Caccivio la sera del 30 settembre. Con la sua Harley Davidson, aveva urtato uno spartitraffico all’incrocio tra via Varesina e via XXV Aprile. Ora, a conclusione delle indagini preliminari, il sostituto procuratore di Como Antonia Pavan, accusa di omicidio colposo stradale Luigi Rota, 58 anni, commissario e responsabile del settore di Polizia Locale di Lurate Caccivio. Nel causare l’incidente, la Procura ritiene sia stata determinate l’assenza della segnaletica verticale sullo spartitraffico contro il quale si era schiantato il giovane.
La negligenza contestata all’indagato, deriva in particolare da un’inosservanza del piano di gestione approvato un anno prima dell’incidente, che attribuiva al responsabile del settore Polizia Locale, il "controllo e la verifica sulle infrastrutture destinate alla mobilità delle persone", relativa a "tutte le attività effettuate per verificare e garantire le condizioni di sicurezza nella viabilità delle persone". In quel caso, il danneggiamento e la conseguente rimozione delle segnaletica erano avvenuti a dicembre 2022, durante i lavori di realizzazione di una rotatoria, senza che venisse mai ripristinata. Anas, proprietaria della strada, aveva dato il nullaosta ai lavori, subordinato all’assunzione dell’obbligo, da parte del Comune, di essere "unico responsabile dei danni" per "eventuali incidenti che dovessero verificarsi in conseguenza della cattiva manutenzione delle opere".
Paola Pioppi