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Incidenti sulla Gardesana occidentale. "Subito opere per la sicurezza"

Incidenti sulla Gardesana occidentale. "Subito opere per la sicurezza"

Troppi incidenti sulla SS45 Bis gardesana occidentale: i comitati locali chiedono un tavolo di confronto per affrontare la questione sicurezza. Roberta Caldera per il comitato La roccia Gavardo e Filippo Grumi per Gaia Gavardo hanno sollevato il problema, scrivendo a Regione, Provincia e ai Comuni di Gavardo, Prevalle, Rezzato e Muscoline, perché con il passare del tempo la situazione peggiora a causa del sempre più intenso traffico civile e commerciale in circolazione.

"Gravi incidenti quasi quotidianamente interessano la strada statale SS 45 Bis, (gardesana occidentale) in particolare nel tratto che va da Villanuova sul Clisi fino a Virle, frazione di Rezzato. La pericolosità di quel tratto di strada è ormai sotto gli occhi di tutti, tant’è che la stessa Aci recentemente l’ha inserita come la seconda strada più pericolosa della Provincia di Brescia per numero di incidenti". Per lo più si tratta di scontri frontali a seguito di invasione della corsia opposta dalle varie cause, per distrazioni, sorpassi azzardati, alta velocità. Chi percorre quotidianamente quel tratto di strada "assiste spesso a manovre azzardate o non consone che mettono a repentaglio la propria vita e quella altrui causate anche da una corsia stradale che, per la larghezza con cui è stata realizzata, ‘invita’ a tentare il sorpasso con una certa facilità". Normalmente, poi, quando la strada viene chiusa per i rilievi delle forze dell’ordine, il traffico si riversa sulla viabilità ordinaria dei paesi limitrofi arrivando a paralizzare per ore ogni arteria di comunicazione. Per questo, i comitati propongono interventi immediati, come quelli segnalati dall’Anas, ovvero dissuasori di velocità, tutor o autovelox. Più a lungo termine potrebbero essere inseriti new Jersey divisori. "Sono soluzioni sul piatto ormai da anni ma, come potete notare, appena passato il clamore per l’ennesimo incidente, spesso mortale, tutto ritorna alla normalità, fino alla prossima disgrazia". Federica Pacella