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Inferno di via Moroni, nuovi guai Altri focolai nelle case bruciate La procura apre un fascicolo

Cinquanta sfollati, trenta sono ospiti in hotel ma ancora per poco. Servono soluzioni alternative

Altri focolai, e ancora vigili del fuoco in via Moroni ieri mattina per domare il propagarsi di fumo e per spegnere un focolaio sui tetti bruciati nell’incendio scoppiato lunedì mattina. L’intervento di ieri è stata una cosa minima: la segnalazione è arrivata da un hotel della zona che ha segnalato odore di bruciato e ancora fumo. I vigili del fuoco hanno lavorato anche per rimuovere dalle case beni e oggetti dei residenti sfollati. L’ordinanza del comune di Bergamo segnala che dal civico 14 al 30 l’area risulta inagibile. I residenti senza casa sono principalmente ospiti dell’ostello di via Ghislanzoni o da parenti e amici. Nello specifico la zona interessata - come da ordinanza comunale - dal civico 14 al 30, compresa l’unità immobiliare all’ultimo piano dell’edificio al civico 40, confinante con il civico Inoltre oggi è prevista una riunione in comune con tutti i residenti coinvolti dal rogo: l’occasione è per fare il punto sulla situazione e le tempistiche dei lavori che dovranno iniziare a breve. Occorre ricordare che attualmente 30 persone (su 50 sfollati) sono ospitate al Central Hostel di via Ghislanzoni, e non si sa fino a quando potranno restare e poi a loro saranno destinate soluzioni alternative. E una risposta potrebbe venire proprio dalla riunione in comune. Intanto sul fronte delle indagini, la procura (pm Pansa) ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per incendio colposo. In attesa dei risultati degli accertamenti da parte dei vigili del fuoco. Nello specifico, per martedì prossimo è previsto un sopralluogo da parte dei vigili del fuoco del Nucleo investigativo antincendio nell’appartamento dove erano in corso dei lavori e ora posto sotto sequestro. Francesco Donadoni