Inverigo (Como) – Secondo la Procura di Como, che ha chiesto e ottenuto un sequestro preventivo per equivalente, ammonterebbero a un milione e 600mila euro le ritenute fiscali evase dalla System Holz srl di Inverigo, dal 2017 al 2021. È l’accusa con cui è indagato l’amministratore unico della società, Alberto Pozzi, 72 anni.
Contestualmente all’avviso della conclusione delle indagini, il sostituto procuratore di Como Antonia Pavan, con la Guardia di finanza di Erba, ha eseguito il sequestro preventivo, che ha compreso, oltre alla liquidità individuata dalle fiamme gialle, anche una Ferrari e una villa privata. Il provvedimento emesso dal Gip di Como, prevedeva infatti che, per raggiungere le somme corrispondenti al "profitto del reato", potessero essere aggredite le posizioni bancarie attive intestate alla società, ma anche i beni mobili e immobili, oltre a liquidità finanziaria, riconducibili all’amministratore, difeso dall’avvocato Marco Franzini, fino a raggiungere la cifra contestata.
La segnalazione in Procura è giunta lo scorso agosto, in seguito agli accertamenti svolti dai funzionari dell’Agenzia Entrate di Como, e ha portato alla ricostruzione di cinque annualità di dichiarazione del "Modello 770 Semplificato" presentate dall’indagato per gli anni dal 2017 al 2021, "relative alle ritenute alla fonte operate dalla società in qualità di sostituto d’imposta per il personale dipendente". Durante le indagini sono anche stati sentiti i consulenti del lavoro della System Holz, arrivando ora a contestare un’evasione di tributi di circa 360mila euro per il 2017, 390mila per l’anno successivo, seguite da 400mila, 375mila e 265mila euro nelle tre restanti annualità, arrivando così al milione e 600mila euro contestato.
La System Holz, società del Gruppo Pozzi, con sede a Inverigo, è una grossa azienda specializzata nella produzione di ferramenta per l’industria del mobile, che ha in catalogo oltre duemila prodotti e vende in tutto il mondo: fondata nel 1973, quest’anno ha festeggiato i 50 anni di attività, con un fatturato medio di 9 milioni euro che, negli ultimi anni, secondo quanto riportano fonti aperte, si sarebbe mantenuto stabile.