PAOLA PIOPPI
Cronaca

Irregolarità edilizie. Seicento unità abitative sconosciute al Fisco

All’interno del camping International di Porlezza non erano accatastate. La Finanza ha quantificato un’evasione di tributi pari a 750mila euro.

Le Fiamme gialle nel camping di Porlezza. Il proprietario della struttura turistica è stato segnalato all’Agenzia delle Entrate, per l’avvio dell’iter sanzionatorio e la regolarizzazione della situazione urbanistica

Le Fiamme gialle nel camping di Porlezza. Il proprietario della struttura turistica è stato segnalato all’Agenzia delle Entrate, per l’avvio dell’iter sanzionatorio e la regolarizzazione della situazione urbanistica

Irregolarità edilizie per il mancato accatastamento di 583 unità abitative, in un’area di dimensioni di circa 110mila metri quadrati, all’interno del camping International di Porlezza, in via per Osteno. È quanto ha contestato la Guardia di finanza del Roan, Sezione operativa navale Lago di Lugano, al temine di una recente ispezione che ha anche quantificato un’evasione di tributi pari a 750mila euro.

Il proprietario della struttura turistica è stato quindi segnalato all’Agenzia delle Entrate, per l’avvio dell’iter sanzionatorio e la regolarizzazione della situazione urbanistica. Nei suoi confronti, e in solido con i proprietari delle singole unità abitative, oltre all’aspetto delle irregolarità edilizie, sarà contestata anche l’evasione di tributi locali, l’Imu, che, per i soli ultimi cinque anni, ammonta a circa 750mila euro.

L’operazione di controllo rientra nell’abituale attività svolta sul territorio, anche dai reparti navali, finalizzata a "prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni in materia di Demanio e patrimonio dello Stato. Già a metà agosto, il camping International, il più grande della zona, aveva ricevuto una contestazione dalla Questura. In particolare il legale rappresentante era stato denunciato, in seguito a verifiche svolte dalla Divisione Amministrativa, per gravi irregolarità nella gestione della struttura, e in particolare il mancato rispetto dell’obbligo di trasmettere i dati dei clienti che soggiornano per periodi inferiori ai 30 giorni, come previsto da uno specifico articolo del Testo unico delle leggi di Pubblica sicurezza. Inoltre la struttura - una delle più capienti della zona che, secondo stime recenti, può arrivare a contenere fino a cinquemila persone - non aveva nemmeno richiesto le credenziali necessarie per l’accesso al sistema "Alloggiati Web", la piattaforma ufficiale utilizzata per l’inserimento dei dati degli ospiti, che consente alla Questura di avere l’elenco di tutte le presenze che transitano dalle strutture alberghiere e ricettive della provincia di Como. Ora è giunta questa nuova contestazione, conseguenza delle verifiche svolte su altre materie, edilizie e tributarie, di competenza delle Fiamme gialle che operano in provincia di Como.