ROBERTO CANALI
Cronaca

Case in affitto a Como, un’impresa sempre più difficile. La denuncia delle associazioni

Emergenza abitativa, Caritas e associazioni denunciano un mercato immobiliare che privilegia i turisti, rendendo difficile per i residenti trovare un alloggio accessibile

In aumento le richieste di mutui

A Como case sempre più inaccessibili

Como – Riuscire a prendere in affitto un appartamento a Como è diventato un problema anche lontano dal centro. Caritas, Acli, Fondazione Scalabrini e associazione Palma da tempo denunciano l’anomalia di un mercato immobiliare che ormai sembra assecondare solo le esigenze dei turisti, disposti a spendere cifre anche a tre zeri per poter affittare un appartamento per pochi giorni di vacanza.

"Il nostro centro d’ascolto – spiega Rossano Breda della Caritas diocesana – ha rilevato nel 2023 un aumento delle richieste relative all’emergenza abitativa. Le difficoltà più comuni emerse sono quelle legate al pagamento del canone di locazione a motivo della fragilità economica, spesso dovuta agli stipendi troppo bassi e ai canoni troppo alti. C’è chi si è visto chiedere anche 900 euro per un monolocale a Como".

Anche per chi ha un buon lavoro vivere in città, magari con l’ambizione di riuscire ad andare in ufficio a piedi, la maggior parte delle volte rimane un sogno. "All’affitto va aggiunta la cauzione, che in tanti non riescono a pagare per mancanza di liquidità. Tutto diventa ancora più complicato in presenza di contratti di lavoro precari, a tempo determinato, lavori stagionali. Gli alloggi disponibili scarseggiano e vi è un alto numero di appartamenti inagibili per i quali non c’è un piano di recupero".