MagniVarda che se te ve avanti amò te fu fa la fin del Prina: la minaccia "del Luisin" rivolta all’"amico" Carletto, l’altra mattina al "canton di ball", l’angolo della piazza dove amano radunarsi gli anzinai per "contarla su". Ma cosa aveva fatto il Carletto per rischiare, anche se solo metaforicamente, la fine del Prina. Da qualche giorno Carletto continuava a prendere in giro "el Luisin", il quale, giorni prima alla sala corse, aveva scommesso una cifra piuttosto alta puntando su un cavallo che secondo lui era un campione imbattibile. Invece il povero purosangue, amato dal "Luisin" aveva fatto una figuraccia giungendo addirittura al traguardo. Così da qualche mattina Carletto, appena giunto all’"angolo", ricordava al "Luisin", con parole assai colorite, quella figuraccia alla sala corse. Le sarcastiche parole del Carletto avevano, oltre a tutto, sollevato una certa ilarità tra gli altri del gruppo che si esibirono in una serie di risatine rivolte al povero "Luisin". Una buona volta però "el Luisin" è passato alla minaccia: "Te fu fa la fin del Prina". Ha tirato qua un modo di dire, un tempo assai frequente , nel linguaggio del popolo. Ma cosa c’entra questo Prina? Giuseppe Prina, fu ministro delle finanze a Milano, durante il regno napoleonico. Fu duro e inflessibile nello svolgimento del suo incarico. Mostrò una particolare abilità nell’applicare nuove e tante tasse, onde far fronte all’enorme domanda di denaro resa necessaria dall’esercizio del governo e soprattutto nella conduzione delle guerre napoleoniche. L’avidità del ministro portò sul lastrico commercianti, artigiani e la fame nelle famiglie. Sicchè quando Napoleone abdicò, i rivoluzionari assaltarono il palazzo scovarono il Prina e lo gettarono dalla finestra. Ma non morì. Fu salvato e nascosto da un commerciante. Ma fu lo stesso Prina a consegnarsi salvando il suo salvatore. Fu linciato dalla folla che lo colpì con la punta degli ombrelli. Ecco perché il cruento episodio fu ricordato come la "rivoluzione degli ombrelli".mail: emiliomagni@yahoo.it
CronacaLa fin del Prina. Feroce vendetta