Anche con l’afa d’agosto è la politica a tener banco a Como dove il sindaco Alessandro Rapinese ha perso, a sorpresa, uno dei componenti più esperti della sua Giunta: l’assessore Nicoletta Anselmi che fino all’altro giorno ricopriva le deleghe al Personale e a Tempi e orari della Città. Il suo passo indietro è dovuto a "motivi personali", ma a quanto sembra non vi sarebbero dissapori con il sindaco e il resto della Giunta. Alla lettera protocollata come prevede la normativa seguirà nei prossimi giorni una relazione dettagliata sulla situazione e le pratiche aperte, niente di straordinario per l’ormai ex-assessore che ha lavorato una vita intera nella pubblica amministrazione ricoprendo incarichi di primo piano a Cantù. Sicuramente si tratta di una defezione importante per la squadra che governa la città, si deve infatti a Nicoletta Anselmi la rivoluzione del personale che ha portato non solo alla revisione della pianta organica e alla riorganizzazione degli uffici, ma soprattutto all’introduzione dello smartworking in maniera più diffusa e regolamentata.
Un modo per venire incontro alle esigenze dei dipendenti e renderli più produttivi, con l’obiettivo non secondario di rendere Palazzo Cernezzi più appetibile per dirigenti e impiegati delle altre pubbliche amministrazioni lombarde. Da questo punto di vista la rivoluzione è riuscita solo in parte e il Comune, come capita per altri capoluoghi lombardi, fatica a trovare tutte le figure e soprattutto le competenze necessarie per soddisfare la propria pianta organica.
Com’era da attendersi il passo indietro dell’assessore ha scatenato i commenti delle opposizioni che hanno parlato di "crisi di Giunta" e dissapori all’interno della maggioranza. Dietrologie che stridono con la versione dell’ormai ex-assessore Anselmi che ha smentito ogni frizione con il sindaco Alessandro Rapinese. Per ora non si parla di sostituti, le deleghe della Anselmi verranno tenute almeno per ora dal primo cittadino che non sembra intenzionato, almeno nel breve termine, a nominare un nuovo assessore o a procedere a un rimpasto di Giunta.
Ro.Can.