
La struttura è dotata di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia pulita, sistemi di riciclo delle acque meteoriche che verranno conservate e poi utilizzate per l’irrigazione degli spazi verdi circostanti
Dopo la piramide di Gregotti, innalzata e mai terminata, l’ottagono delle meraviglie firmato da MMA Projects. Nella Città del Mobile e della pallacanestro mai come in questo caso la forma è sostanza, se si tratta di riportare la squadra di casa da ormai mezzo secolo costretta alla diaspora nei palazzetti della Brianza. "Questa nuova infrastruttura si prepara a ridefinire gli standard per gli impianti polifunzionali in Italia, rappresentando un esempio di eccellenza per le future generazioni - spiega lo studio internazionale di architettura che ha presentato il progetto - Il design è ispirato alla geometria dell’ottagono, questa scelta progettuale non è casuale: questa forma è storicamente utilizzata nell’architettura per rappresentare l’eternità, come nei battisteri medievali, e inoltre offre vantaggi strutturali significativi, permettendo una distribuzione uniforme dei carichi e una maggiore efficienza negli spazi interni. La struttura è stata concepita per integrarsi armoniosamente con il paesaggio urbano circostante".
Il progetto, del costo di oltre 40 milioni di euro, è stato pensato per essere sostenibile. "L’uso dei materiali è stato attentamente studiato per garantire funzionalità, sostenibilità ed estetica. Per contenere l’impronta di carbonio complessiva sono stati scelti materiali facilmente riciclabili, valorizzando i principi della circolarità dell’economia e dove possibile utilizzandone di riciclati, come quelli provenienti dalla demolizione progettata delle strutture in cemento armato del vecchio edificio. La struttura è dotata di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia pulita, sistemi di riciclo delle acque meteoriche che verranno conservate e poi utilizzate per l’irrigazione degli spazi verdi circostanti".
La facciata esterna sarà realizzata con pannelli di alluminio composito, scelti per la loro leggerezza, resistenza agli agenti atmosferici, performance termo-acustiche e possibilità di personalizzazione cromatica. "La scelta dell’acciaio come materiale principale per la struttura è stata fondamentale per ottenere una copertura larga e senza supporti visivi invasivi. Le travi di copertura, che superano i 66 metri di lunghezza, sono un elemento chiave per garantire visibilità ottimale da tutte le angolazioni. Per le strutture portanti si è scelto un mix di calcestruzzo armato e acciaio strutturale".