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La qualità della pena. Al Bassone si sta bene?. Sennò meglio altrove

Condannato a due anni e quattro mesi di carcere, s’informa

Dopo una scorribanda con furto e danneggiamento lo straniero è stato fermato e processato

Dopo una scorribanda con furto e danneggiamento lo straniero è stato fermato e processato

"Como è un buon carcere? Nel caso, posso sceglierne un altro? Firenze, Roma…?". Adam Prokop, polacco di 27 anni senza fissa dimora, è in piedi in attesa del giudice che lo manderà in carcere per i prossimi due anni, per la scia di reati commessi il giorno prima. L’energia alcolica si è esaurita durante la notte passata in camera di sicurezza e lui, parlando un ottimo inglese, prende atto di ciò che lo attende e si informa sulle possibilità di scelta che gli offre la giustizia italiana. Davanti al giudice Veronica Dal Pozzo, nel palazzo di giustizia ormai deserto, è stato accompagnato dai carabinieri di Tremezzina, con le accuse di furto in abitazione e furto aggravato: due reati che a fatica sintetizzano la sua performance di ventiquattro ore prima. Nella notte tra domenica e lunedì si è introdotto nel magazzino del supermercato Dino Market di Lenno, dove ha rubato 24 bottiglie di coca cola, 40 di birra, 12 di spuma e 8 di acqua, 12 flaconi di alcol etilico e una confezione di candeggina. Ha caricato tutto sull’auto dei proprietari del supermercato, una Peugeot 208, con cui si è avviato verso Sala Comacina.

Il tragitto non è stato esattamente lineare: Prokop ha più volte sbandato, sbattuto contro muri, urtato due auto parcheggiate, proseguendo imperterrito il suo tragitto mentre l’auto, ormai danneggiata su ogni lato, perdeva pezzi, dal parafango fino ai fari, fino a bloccarsi quado orami tutti i liquidi del motore si sono scaricati a terra. L’ha abbandonata di traverso in una strada laterale, poi si è avviato a piedi, stramazzando a terra circondato da scatole e spazzatura, in un giaciglio costituito da una coperta di pile con coniglietti rosa. I carabinieri di Tremezzina lo hanno trovato così, e bloccato mentre cercava di scappare, senza averne le forze. Poi hanno ricostruito a ritroso il suo percorso, individuate le altre auto danneggiate e i luoghi in cui ha sbattuto con la Peugeot, restituita ai proprietari in condizioni devastate. Ieri mattina ha patteggiato 2 anni e 4 mesi di reclusione, difeso dall’avvocato Simone Terraneo: che ha abbracciato e ringraziato prima di avviarsi verso il Bassone.

Paola Pioppi