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La sorpresa di un paisan. Le anomalie del clima regalano all’Alta Brianza il quinto taglio di erba

Ritorno all’epoca dei prati “marcitori“ per una combinazione meteorologica

Ritorno all’epoca dei prati “marcitori“ per una combinazione meteorologica

Ritorno all’epoca dei prati “marcitori“ per una combinazione meteorologica

Per questo periodo di Natale la natura ha regalato ai contadini del Pian d’Erba un raccolto di erba e quindi di fieno in quantità superiore a quella che i prati avevano dato negli anni scorsi. L’abbondante crescita dell’erba ha portato i contadini a fare addirittura il quinto taglio in un anno, contro i tre, al massimo quattro che si facevano negli anni scorsi. Queste favorevoli produzioni dei prati del Pian d’Erba, come spiega il contadino e allevatore Gianni Cugnaschi di Erba, è dovuta alle favorevoli condizioni climatiche.

Almeno per quanto riguarda il fieno, indispensabile per gli allevamenti bovini e per la produzione del latte, sarebbero stati favorevoli i mutamenti del clima: acqua abbondante nei periodi giusti di fine estate e tanto sole alternativamente. "Era da tempi lontani che non si otteneva così tanto fieno sul Pian d’Erba. Da quando l’acqua della roggia Molinara, una derivazione del fiume Lambro, dopo aver fornito energia a opifici e stamperie dell’acciaio, e in un tempo ancora più vecchio, anche alle famose filande e torciture, una volta arrivata più in basso, verso la sponda del lago di Pusiano, si divideva in “mille” rigagnoli che poi, fatti straripare creavano i prati “marcitori,” detti anche “marcite” grazie ai quali i “paisan” riuscivano anche a fare cinque, o sei tagli d’erba. Ora i prati “marcitori” non ci sono più, ma in questo autunno vi è stata una combinazione climatica favorevole almeno in Alta Brianza, mentre come abbiamo visto altrove ha portato purtroppo distruzioni e morti". I numerosi giorni di pioggia di fine estate anche se hanno rovinato le residue vacanze del popolo, sono state utili per la crescita dell’erba.

Secondo Gianni Cugnaschi, uno dei più importanti contadini allevatori dell’Alta Brianza, dopo le precipitazioni è cominciato un periodo caldo che ha ulteriormente favorito i prati, con l’erba divenuta abbastanza alta. E così sono entrate in funzione le macchine falciatrici, poi quelle per rivoltarle l’erba che stava asciugando al sole e infine la macchina che raccoglie il fieno e lo stipa in modo da formare quei cilindri che vengono depositati per qualche giorno sui prati ormai. Questi cilindri nel gergo contadino sono i “balloni”.