ROBERTO CANALI
Cronaca

La vecchia funicolare. Una sperenza per ripartire

Dopo quasi mezzo secolo potrebbe rinascere il collegamento con il Belvedere. In Regione è statta approvata una mozione per trovare i fondi necessari.

Dopo quasi mezzo secolo potrebbe rinascere il collegamento con il Belvedere. In Regione è statta approvata una mozione per trovare i fondi necessari.

Dopo quasi mezzo secolo potrebbe rinascere il collegamento con il Belvedere. In Regione è statta approvata una mozione per trovare i fondi necessari.

Dopo quasi mezzo secolo di stop è arrivato il momento di tornare in funzione per la funicolare di Alta Valle Intelvi, inaugurata nel 1907 per collegare il Belvedere con il lago e ferma dal 1977. Ieri in Regione è stata approvata una mozione, promossa dal consigliere Anna Dotti di Fratelli d’Italia, per individuare i fondi necessari al suo recupero. Una vittoria per il comitato che ormai da trent’anni si batte per il suo ripristino.

"Quella che collega Santa Margherita di Valsolda con il Belvedere di Lanzo è una delle tre funicolari storiche italiane di proprietà di Regione Lombardia - spiega la consigliera Dotti - Nello specifico, la concessione regionale è scaduta nel 1977, anno dal quale l’impianto risulta essere inattivo, poiché, a seguito di richiesta della riconsegna dell’impianto all’ultima società concessionaria, il diniego di quest’ultima ha causato l’interruzione del servizio pubblico".

Ci sono voluti oltre trent’anni, venti dei quali spesi in cause che sono approdate fino alla Corte di Cassazione, per riottenere la proprietà del bene. Lunga poco più di un chilometro la funicolare copre un dislivello di 608 metri e oltre alla linea comprende la stazione di arrivo al Belvedere, quella di partenza in prossimità del pontile di attracco di Santa Margherita in Valsolda. Le tre infrastrutture sono indipendenti e nel progetto al quale ha lavorato in questi anni il comitato si prevedono oltre alla messa in sicurezza dell’impianto anche luoghi di aggregazione come un bar, un ostello e un percorso attrezzato fino in quota.

"L’importanza del recupero della funicolare è di grande rilevanza culturale - aggiunge il consigliere regionale Sergio Gaddi di Fratelli d’Italia - perché dimostra quanto le infrastrutture ben progettate e realizzate possano addirittura valorizzare il paesaggio naturale. Questo è un caso emblematico, e anche i percorsi collegati e l’ipotesi del museo saranno strategici per il territorio".

"Un’area che ha tutte le potenzialità per tornare ad essere attrattiva non solo per i turisti italiani ma anche stranieri, valorizzando al tempo stesso il patrimonio paesaggistico della Lombardia", secondo Gigliola Spelzini della Lega, Presidente della Commissione Montagna.