ROBERTO CANALI
Cronaca

L'influencer recidivo organizza party abusivo nelle scuole di Locarno

Nella notte l'ultima follia di Davide Lacerenza: champagne a fiumi ed eccessi filmati con il cellulare. Sospeso un docente sospettato di aver fornito le chiavi

Lacerenza festeggia con gli amici

Milano - Una festa abusiva di notte all'interno di una scuola in pieno Covid, senza indossare mascherine e nessun distanziamento sociale, con alcool a fiumi e tanti eccessi. E' l'ultima follia di Davide Lacerenza, imprenditore e personaggio delle notti milanesi, nonché influencer con 213mila follower su Instagram che la notte scorsa in pieno coprifuoco si è messo in auto e da Milano ha raggiunto il Locarno, in Canton Ticino, per dare vita a un party abusivo con alcuni amici, italiani e svizzeri.

A documentare tutto ci ha pensato lo stesso Lacerenza filmandosi con il suo cellulare, dal viaggio in autostrada sulla sua fuoriserie insieme alla giovane fidanzata fino all'arrivo alle scuole medie di Locarno 1 dove ad attenderlo c'erano gli amici, molto probabilmente in contatto con qualcuno che ha fornito loro le chiavi della scuola permettendogli di entrare. Il video prosegue con il racconto di una festa a base di eccessi e molto alcool. "Ho portato con me 20mila euro di Dom Perignon e questa notte ce lo sciaboliamo tutto", dice a un certo punto del video l'influencer noto per aver avuto in passato una relazione con Stefania Nobile, la figlia di Wanna Marchi, e per essere titolare di un noto locale della movida meneghina. 

Solo all'alba, dopo aver girato tutta la scuola ed essersi bevuti tutto lo champagne, la comitiva si è allontanata. Questa volta però la bravata rischia di costare molto cara a Lacerenza, a cercarlo c'è tutta la polizia del Canton Ticino e l'indignazione nella Svizzera italiana è salita alle stelle dopo che sui social sono iniziati a girare i video della bravata. "Siamo limitati negli spostamenti, non possiamo mangiare nei ristoranti, abbiamo attività al collasso e poi di notte fanno le feste a base di champagne che si sono fatti portare da Milano nelle scuole medie a Locarno", è il commento risentito di Michela Ris, capo del discastero delle Finanze di Ascona. Intanto le scuole sono rimaste chiuse questa mattina per le operazioni di sanificazione. 

La risposta elvetica

Non si è fatta attendere la reazione delle autorità del Canton Ticino in seguito al party notturno organizzato dall’influencer milanese Davide Lacerenza, il Dipartimento dell’educazione ha sospeso un docente della scuola media, sospettato di aver fornito le chiavi della scuola. “La direzione dell’istituto ha subito denunciato i fatti alle autorità inquirenti. Sono in corso gli accertamenti del caso per stabilire la dinamica dell’evento e le relative responsabilità – si legge in una nota diffusa in tarda mattinata - Un docente della scuola media in questione è stato immediatamente sospeso dalle sue funzioni. Il dipartimento denuncia con forza questi atti intollerabili commessi da adulti, gravemente lesivi dell’immagine e della rispettabilità dell’istituzione scolastica. Le responsabilità saranno chiarite al più presto”. Lacerenza è stato nel frattempo raggiunto dalla polizia all’hotel La Tureta di Giubiasco e portato in centrale per essere interrogato. Da quanto si è potuto sapere la direzione dell’hotel si era lamentata del suo comportamento e di quello dei suoi ospiti già la sera scorsa, alle 22, invitandolo a rientrare nelle sue camere. L’influencer però ha preferito proseguire la sua festa altrove, dopo essere tornato in auto a Milano per recuperare lo champagne. 

LA SANZIONE

Per ora se l'è cavata con una multa da parte dell'Amministrazione federale delle dogane per aver portato in Svizzera bottiglie di champagne del valore di oltre 20mila euro senza averle dichiarate, ma Davide Lacerenza è stato denunciato anche per infrazione alla legge federale sugli stupefacenti e il mancato rispetto delle norme che vietano gli assembramenti. Insieme al cinquantacinquenne influencer milanese sono stati denunciati quattro cittadini svizzeri, la fidanzata ventenne dell'imprenditore e un suo assistente che lo accompagnato nella trasferta ticinese.