ROBERTO CANALI
Cronaca

Laglio saluta Clooney: “Grazie George, dobbiamo farcela anche senza di te”

Luca Leoni, presidente Albergatori Confcommercio, racconta come è cambiato il lago con l’arrivo della star hollywoodiana: “Prima gli hotel chiudevano a ottobre e alcuni non aprivano neppure in estate”

George Clooney ha messo in vendita Villa Oleandra

Laglio (Como), 22 settembre 2023 - Un addio quello di George Clooney al lago di Como che naturalmente, se confermato, avrà riflessi che andranno ben oltre la piccola comunità di Laglio (appena 876 abitanti) che il divo scelse come suo “buen ritiro” nel 2002 decidendo di acquistare Villa Oleandra. Nel corso degli anni le sue vacanze in compagnia delle fidanzate e degli amici, da Brad Pitt a Matt Damon e Jiulia Roberts, hanno fatto la fortuna dei paparazzi e delle riviste di gossip di tutto il mondo alimentando il mito glamour del lago di Como.

"L’addio di George Clooney, se verrà confermato, rappresenta una grande perdita dal punto di vista umano perché oltre a essere un grande attore è una persona di straordinaria umanità, ma a livello turistico penso che il lago di Como ha tutte le caratteristiche per continuare a fare bene - spiega Luca Leoni, presidente degli Albergatori di Confcommercio Como -. Sicuramente la sua presenza ci ha regalato una grande visibilità e a contribuito a rendere il Lario ancor più popolare verso una clientela internazionale che pure qui è sempre stata di casa”.

Di sicuro quest’anno le presenze turistiche sui due rami del lago di Como hanno battuto ogni record, con fenomeni di overbooking soprattutto nei periodi di luglio e agosto. "George Clooney ha trascorso le vacanze qui, ma la sua è stata una presenza molto discreta, a differenza degli anni scorsi ci sono state meno star, ma il flusso di turisti è stato ugualmente imponente. I giovani non subiscono il mito del cinema come gli adulti, i loro punto di riferimento sono i blogger e per fortuna il lago di Como piace anche a loro”.

Certo la sfida è riuscire a saper abbinare la qualità con la quantità dell’offerta, ben sapendo che il Lario non può essere per tutti non tanto e non solo per una questione economica, ma perché i piccoli borghi e le calette incantevoli soffrono di fronte all’assalto del turismo di massa. "Ci attendono due sfide: la destagionalizzazione e la delocalizzazione. Entro il 2025 l’obiettivo, almeno per le principali località turistiche, è di riuscire a rimanere aperti tutto l’anno. Solo così potremo ampliare l’offerta del lago e renderla accessibile al turismo di prossimità e a chi, durante l’estate, preferisce trascorrere le vacanze altrove. Poi c’è la sfida dei collegamenti da vincere: ci sono tanti musei e luoghi bellissimi che non sono raggiungibili o lo sono con grande difficoltà. Dobbiamo riuscire ad aumentare l’offerta sia via terra sia via lago”. Prima dell’arrivo di George, ormai vent’anni fa, la maggior parte degli hotel chiudeva a ottobre e alcuni non aprivano neppure in estate: grazie a Clooney il lago è davvero cambiato.