ROBERTO CANALI
Cronaca

Lago di Como fracassone, stop ai matrimoni vip: l’ex calciatore Cordoba zittisce gli eventi dei vicini

Tar e Comune danno ragione all’ex difensore dell’Inter: basta mega-ricevimenti nella villa sulla strada per Cernobbio. Sì alle feste ma solo "con un numero di persone proporzionato"

Villa Bonomi (a sinistra) e l'ex difensore dell'Inter Ivan Ramiro Cordoba

Villa Bonomi (a sinistra) e l'ex difensore dell'Inter Ivan Ramiro Cordoba

Un tempo tranquillità e privacy erano il valore aggiunto, insieme al panorama impagabile, per i sempre più numerosi vip che sceglievano di venire a vivere sul lago di Como. George Clooney ne sa qualcosa e per anni la sua Villa Oleandra è stata inavvicinabile dai turisti e paparazzi, compresi quelli muniti di droni e motoscafi, grazie a una raffiche di ordinanze ad hoc disposte dal sindaco Roberto Pozzi. Adesso non basta più neppure lo status di vip, in questo caso campione dello sport, per godere di un po’ di santa pace sul lago.

Può ben dirlo Ivan Ramiro Cordboba che insieme alla moglie Maria Isabel Yepes ha dovuto scomodare il Tar di Milano, attraverso una serie interminabili di ricorsi, per riuscire a godersi in santa pace la sua villa in via Panoramica San Pietro. Tutta colpa dei matrimoni e delle feste, rumorosi a suo dire, ospitati a Villa Bonomi, capaci di rompere il sonno, e non solo quello, ai residenti di una delle zone più esclusive di tutta la città. Il campione dell’Inter però, tenendo fede alla fama di roccioso difensore, non si è limitato a lamentarsi come tutti gli altri ma ha deciso di ingaggiare una vera e propria battaglia legale e colpi di ricorsi e carte bollate contro le due società che da oltre un anno a questa parte hanno trasformato la lussuosa villa nello scenario di matrimoni ed eventi vip. Il Comune di Como la primavera scorsa aveva cercato di prendere provvedimenti contro la Tree Collection Srl, società organizzatrice di eventi, e la Sofist Spa, società proprietaria della villa, vietando l’occupazione dei parcheggi del quartiere di Monte Olimpino per i party che arrivano ad avere centinaia di ospiti e un corposo corredo di auto e mezzi di servizio.

Adesso il Tar ha chiarito che "l’idoneità ad ospitare fino a 400 persone e ad accogliere fino a 160 persone per la ristorazione" sono "servizi che non sono strumentali o complementari alla locazione breve, ma che assumono carattere principale in quanto notevolmente sproporzionati rispetto alle esigenze residenziali connesse alla locazione di 11 alloggi". In pratica chi affitta gli alloggi può svolgere feste, ma commisurate alle dimensioni degli immobili. In pratica sì ai compleanni, ma "con un numero di persone proporzionato allo spazio dell’appartamento, altra cosa è lo svolgimento di matrimoni ed altre attività che, per il numero di persone che attirano e la tipologia di servizi che richiedono, comportano ben altri spazi ed aree standard per cui la locazione diventa strumentale allo svolgimento di tali attività e non viceversa". Praticamente ha vinto Cordoba e come faceva quando segnava in campo adesso zitti tutti. O almeno si spera.