REDAZIONE COMO

Lanzo d'Intelvi, partito l'iter per il finanziamento della funicolare

Il protocollo della domanda in Regione, ha ufficialmente dato il via alle procedure per l'inizio dei lavori

La discussione in Regione

Lanzo d’Intelvi, 9 febbraio 2017 - Con il protocollo avvenuto ieri in Regione Lombardia della domanda di apertura della procedura per l'Accordo di Programma, è iniziato ufficialmente l'iter che condurrà al finanziamento dell'opera e all'inizio dei lavori per il ripristino della Funicolare Santa Margherita - Lanzo d'Intelvi, ferma dal 1977. La domanda è stata presentata dalla Provincia di Como, dai due comuni di Valsolda e di Alta Valle Intelvi, dall'Autorità di Bacino lacuale di Ceresio, Piano, Ghirla e dal Comitato per la Riattivazione Funicolare. Come da legge, il Presidente della Giunta Regionale ha ora tempo sessanta giorni dalla ricezione della domanda per aprire l'istruttoria vera e propria, che dovrà portare all'esatta individuazione del fabbisogno finanziario – la prima stima degli esperti di Gruppo Clas è stata di 9,5 milioni di euro ma potrebbe essere rivista al ribasso - e alla percentuale di finanziamento a fondo perduto che gli enti coinvolti, in primis la Regione, intenderanno impegnare.

La quota massima di finanziamento regionale è del 70 per cento, il resto dovrà essere reperito da partner privati, fondazioni ex bancarie e tramite un mutuo. Nei mesi scorsi la Navigazione Lago Lugano e la Asf avevano già manifestato il loro interesse a partecipare all'operazione, che si potrebbe affiancare agli eventuali finanziamenti in ambito Interreg.

In quel progetto è prevista fra l’altro la risistemazione di alcuni approdi, tra cui quello di Santa Margherita, la realizzazione di piste ciclopedonali e altri lavori nella zona del tratto a valle della funicolare. La riattivazione della funicolare di Lanzo dunque non è più un sogno irraggiungibile ma un progetto che, visti i numeri in gioco e il grande indotto turistico che rappresenterebbe per tutta la zona, viene considerata a portata di mano dai promotori, confortati in questo anche dagli esiti dello studio di prefattibilità commissionato al Gruppo Clas e presentato lo scorso 29 ottobre.