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Riunificare le province di Como e Lecco? La proposta del sindaco fa discutere il Lario

L’ipotesi del primo cittadino di Como Alessandro Rapinese incontra anche il favore di Confindustria. Le due province sono state separate nel 1992

Il lago di Como, anche detto Lario, che divide le province di Como e di Lecco

Il lago di Como, anche detto Lario, che divide le province di Como e di Lecco

Riunificare le province di Como e Lecco sarebbe “un vantaggio per tutti”. Parola di Alessandro Rapinese, sindaco di Como, che ha ipotizzato di riunire i due capoluoghi del Lario separati nel 1992: prima di allora Lecco era parte della provincia comasca. Un’idea su cui si è detto d’accorso anche il presidente di Confindustria Como Gianluca Brenna: “È un tema al quale stiamo già lavorando. Il senso è quello di una visione strategica comune da cui scaturiscano proposte concrete per il futuro delle aree che abbracciano nel suo complesso il nostro territorio”.

“Fu un pezzato – ha detto Rapinese al quotidiano La Provincia – separare un’area che aveva continuità territoriale un lago in mezzo e criticità identiche su tutti i versanti, ovvero viabilità, servizi e, soprattutto, un tessuto imprenditoriale sovrapponibile. Penso alle aziende del territorio che non fanno distinzioni tra Como e Lecco e, magari, hanno sedi operative in più parti e si interfacciano con due enti e penso a quelli che potrebbero essere gli investimenti delle nostre partecipate raggiungendo una soglia critica che potrebbe aumentare l’efficienza”. Il sindaco ha chiesto alla presidenza della provincia di Como di avviare un dibattito in tal senso con la provincia lecchese.

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La scissione delle province di Como e Lecco avvenne per rispondere alle esigenze di autonomia amministrativa e rappresentanza territoriale della zona di Lecco. La separazione fu sancita dalla Legge n.142 del 1990, che prevedeva la riorganizzazione delle autonomie locali, e divenne operativa con un decreto del presidente della Repubblica del 6 marzo 1992, con piena attuazione a partire dal primo gennaio 1995.

La spinta per la scissione veniva principalmente da una forte identità culturale ed economica di Lecco e dei comuni limitrofi, che si differenziavano per tradizioni industriali e caratteristiche geografiche rispetto a Como. Lecco, con la sua economia basata su siderurgia e meccanica, desiderava un’amministrazione più vicina, distinta da quella comasca, più orientata verso il turismo e il tessile.