PAOLA PIOPPI
Cronaca

Como, follia alla partitella: la lite al campo di calcio finisce fra gli spari

Diverbio per questioni di gioco degenera prima a bottigliate e poi con le armi. Due colpi di scacciacani sono stati esplosi in aria nell’area della parrocchia di Rebbio

Campetto di calcio

Campetto di calcio

Como – Il diverbio nato attorno a una partita di calcio è finito a bottigliate ed esplosioni di colpi di scacciacani. Due spari in aria, esplosi domenica alle 18.30 nei pressi del campo da calcio Zambrotta della parrocchia di Rebbio in via Lissi a Como, dove poco prima era iniziata la lite tra un gruppo di giovanissimi, tutti di origine straniera. N

el giro di pochi minuti, sono arrivate pattuglie del Radiomobile dei Carabinieri, assieme alla stazione di Rebbio, che ora procedono con gli accertamenti, della Squadra Volante, e della polizia locale, tutti chiamati per intervenire nella lite, più che accesa, scoppiata poco prima tra un gruppo di giovani. Il diverbio legato a questioni calcistiche, è degenerato quando un diciottenne di origine sudamericana residente a Bareggio, ha tirato una bottigliata in testa un ventiquattrenne ghanese residente a Como, e uno schiaffo un nordafricano di 22 residente a Como, poco distante da via Lissi. Quest’ultimo, temendo che le cose potessero ulteriormente peggiorare, è corso a casa e si è ripresentato pochi minuti dopo con una pistola scacciacani, replica di una Glock calibro 9 e regolarmente munita di tappo rosso per rendere riconoscibile come arma giocattolo, e ha esploso due colpi in aria, con il preciso intento di allontanare l’aggressore che aveva colpito i due ragazzi comaschi, ma anche gli amici che erano con lui, e dissuaderli dal proseguire con i loro atteggiamenti violenti.

In quel momento, stavano arrivando le prime pattuglie, che hanno fatto in tempo a vedere uno degli amici dell’aggressore, un salvadoregno di 24 anni residente a Baranzate, con precedenti penali, gettare in un cespuglio un coltello a seghetto e un martelletto frangivetro. I militari hanno recuperato i due oggetti e li hanno messi sotto sequestro, identificando il ragazzo che avevano distintamente visto disfarsene. Nel frattempo il ventiquattrenne colpito in testa con la bottiglia, è stato soccorso dal 118, che lo ha trasportato al Sant’Anna per accertamenti, ma in codice verde, con ferite ritenute non preoccupanti. Alla fine, tre ragazzi sono stati denunciati a piede libero per le rispettive condotte: lesioni aggravate, porto abusivo di arma bianca, procurato allarme e minaccia aggravata.