PAOLA PIOPPI
Cronaca

“Adesso ti ammazzo...”. La rissa tra vicini a Cantù finisce davanti al giudice: moglie assolta, marito condannato

La sentenza a quattro anni di distanza dalla rissa. Il coniuge nel tentativo di strapparle il cellulare aveva procurato alla vicina una lesione al collo: tre mesi di carcere e risarcimento danni

L'ingresso del palazzo di giustizia di Como

L'ingresso del palazzo di giustizia di Como

Cantù, 28 gennaio 2025 – È finita davanti al giudice la lite tra vicini di casa, sfociata in una serie di minacce da parte di due coniugi. I fatti risalgono al giugno 2020 quando marito e moglie avevano litigato con una vicina di casa, finendo imputati per minacce, lesioni e violenza privata, nonostante l’oggettiva esiguità delle condotte. Infatti durante la discussione la moglie, 52 anni, difesa dall’avvocato Maria Guerrisi, aveva puntato un dito contro la vicina, minacciandola di botte e dicendole il classico “ti ammazzo”.

Contemporaneamente il marito, 40 anni, difeso dall’avvocato Alessandro Betti, aveva preso per il collo la vicina di casa e l’aveva spinta, causandole una lesione guarita in una settimana, nel tentativo di strapparle di mano il telefono per impedirle di fare un video. La moglie è stata assolta per tenuità del fatto, il marito è stato condannato a tre mesi di carcere, con pena sospesa, oltre a un risarcimento alla parte offesa.