
"L’occupazione in crescita non basta se manca la qualità del lavoro", non ha dubbi Salvatore Monteduro, segretario confederale della...
"L’occupazione in crescita non basta se manca la qualità del lavoro", non ha dubbi Salvatore Monteduro, segretario confederale della Uil Lombardia che da anni denuncia il problema del lavoro precario e dei salari troppo bassi che penalizzano soprattutto donne e giovani. "I dati Istat - sottolinea – hanno evidenziato una crescita, negli ultimi mesi, dell’occupazione a livello nazionale. Un dato che potrebbe apparire positivo, ma che rischia di essere fuorviante se non accompagnato da un’analisi qualitativa. Il rapporto UIL Lombardia dimostra che l’aumento dell’occupazione non si traduce automaticamente in un miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori: il fenomeno del lavoro povero resta preponderante e la qualità dell’occupazione è ancora insufficiente. SIl rischio è quello di un mercato del lavoro basato sulla quantità e non sulla qualità". In Lombardia un contratto su cinque, il 19,42% del totale, è a tempo determinato, con retribuzioni pari a un terzo rispetto ai contratti stabili: 11.392 euro medi annui contro 34.008 euro. "Serve un cambio di rotta per contrastare il lavoro povero. Anche chi ha un’occupazione non riesce a sostenere spese fondamentali come l’affitto, le cure mediche e l’istruzione dei figli – conclude Salvatore Monteduro – quasi 720.000 persone in Lombardia rinunciano alle cure sanitarie o le posticipano. Questa situazione alimenta un circolo vizioso: retribuzioni troppo basse frenano i consumi, minano la fiducia dei giovani e penalizzano lo sviluppo economico".