
Don Mauro Barlassina durante la messa di ieri; a fianco, Madre Teresa di Calcutta
Varese, 3 febbraio 2017 - Santa Teresa di Calcutta per sempre a Varese. Ha fatto il suo arrivo questa mattina alla basilica di San Vittore la teca che custodisce una reliquia della religiosa nata in Albania, ma diventata testimone di fede e sofferenza per i cattolici grazie alla sua attività al fianco dei poveri in India. Si tratta di un frammento di stoffa della veste biancoazzurra indossata dalla monaca, intriso del suo sangue. Il tabernacolo al cui interno è celato questo pezzo di storia della Chiesa rimarrà sull’altare principale della cattedrale cittadina fino a domenica. Poi, per tutto il mese, verrà posizionato in un altare laterale, prima di iniziare un "tour" fra diverse parrocchie del territorio. Infine tornerà a San Vittore, dove rimarrà per sempre.
L'arrivo della reliquia è coinciso con una funzione, celebrata per avviare una tre giorni di eventi dedicati a Madre Teresa di Calcutta. Nei banchi si è radunata una piccola folla di fedeli dediti al culto della "Santa dei poveri". La beata, ha detto don Mauro Barlassina, decano di Varese, è stata "un dono di Dio per i poveri e un grande dono per la Chiesa". La tre giorni dedicata a Madre Teresa proseguirà domani con la messa di inaugurazione del Mese della Vita, che verrà celebrata alle 18.30 dal prevosto, monsignor Luigi Panighetti. La cerimonia sarà preceduta, alle 15.30, da una veglia di preghiera. Domenica, invece, appuntamento sui sagrati delle parrocchie varesine con le bancarelle delle arance della vita.
Sempre legate all’arrivo del brandello di veste della Santa sarà l’incontro di lunedì 13 (ore 21, cripta della parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo a Masnago) con i giornalisti Marina Ricci e Renato Farina, che conobbero in prima persona Madre Teresa e ne descrissero pensieri e azioni. Per approfondire la figura della santa è stata allestita anche la mostra "Lo facciamo per Gesù. Madre Teresa: la mistica dei poveri", in programma al battistero dal 19 al 25 febbraio (10-12 al mattino e 15-18 alla sera). Chiusura con un’altra messa speciale, giovedì 23 (ore 17): sarà presieduta da monsignor Luigi Stucchi e da don Roberto Rogora.