MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Maestro arrestato all’asilo, i sospetti della collega per quel gesto "inusuale"

Ecco com’è partita l’inchiesta lampo che ha portato in carcere il 35enne insegnante di religione. Cosa aveva notato di strano la collega nel comportamento dell’uomo e perché ha fatto scattare l’allarme

Le mani di un bambino

Le mani di un bambino

Un gesto inusuale, ossia il fatto che quell’insegnante avesse allontanato da sé in tutta fretta una bambina. Comportamento notato da un’altra maestra che era appena entrata nell’aula. È così che, stando a quanto ricostruito nelle indagini della Procura di Milano, era scattato l’allarme, poi riscontrato con un’inchiesta lampo, su quel maestro d’asilo di 35 anni finito in carcere mercoledì scorso con l’accusa di violenza sessuale su quattro bambini di 4 e 5 anni. Come emerge dagli accertamenti che hanno portato all’ordinanza di custodia in carcere, firmata dal gip Lorenza Pasquinelli su richiesta del pm Rosaria Stagnaro, nelle indagini della polizia locale di Milano, la prima ad avere avuto sospetti su quell’insegnante di religione era stata una maestra che, entrata nell’aula subito dopo aver aperto la porta, aveva notato quel gesto "inusuale", come l’ha definito, ossia il docente che allontanava in tutta fretta una bimba da sé.

Il giorno dopo parlò con la piccola e dalle sue parole i sospetti si fecero più concreti, confermati da un’altra insegnante che aveva parlato anche lei con la bambina e con altri di quella classe. Da quel momento la direzione scolastica, avvisata dalle due maestre, aveva informato subito la dirigenza dell’area Servizi scolastici ed educativi del Comune di Milano e la denuncia era arrivata sul tavolo della Procura. Gli inquirenti avevano collocato le microcamere nell’aula e così si è arrivati poi all’arresto in flagrante, dagli agenti del Nucleo tutela donne e minori della polizia locale con il blitz nella scuola materna comunale della periferia nord di Milano.

Il maestro, laureato in Scienze religiose, aveva ottenuto l’idoneità all’insegnamento della religione cattolica nel 2018, con decreto dell’arcivescovo di Bari, sua città natale. A maggio del 2019 supera "con esito positivo" la procedura per l’inserimento nell’elenco degli aspiranti docenti di religione nella diocesi di Milano. Il suo primo incarico lo aveva ricevuto poco dopo in un istituto comprensivo di Cantù. Poi gli altri passaggi professionali che lo hanno portato a Milano, nel settembre del 2021, in alcune materne comunali.