REDAZIONE COMO

Malefix, un referente era operativo a Como

Arrestato Edoardo Mangiola, viveva a Montano Lucino ed era conosciuto per la sua capacità di gestire il territorio con modalità mafiose

Originario di Reggio Calabria, domiciliato a Montano Lucino e accusato di associazione mafiosa, tentata estorsione aggravata ed estorsione aggravata: Edoardo Mangiola, 40 anni, è stato arrestato ieri, destinatario di custodia cautelare in carcere assieme ad altre 20 persone, tra cui Giorgio De Stefano "Malefix", compagno della cantante Silvia Provvedi. Al momento dell’arresto si trovava in Calabria, ma la Squadra Mobile di Como, su disposizione del giudice, ha perquisito la sua abitazione a Como, dove vivono i familiari. L’indagine, coordinata dalla Dda di Reggio (a destra nella foto il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Giovanni Bombardier), ha lavorato per ricostruire i contrasti nati tra due cosche calabresi: da un lato il gruppo De Stefano-Tegano, dall’altro quello dei Libri. Tensioni sulla spartizione degli ingenti guadagni che derivavano dalle attività estorsive. In questo contesto, Mangiola viene indicato come "soggetto di vertice dei Libri", con i quali avrebbe condiviso "la responsabilità della gestione delle risorse umane e di quelle economiche del sodalizio". Un ruolo che sarebbe stato confermato da alcuni collaboratori di giustizia, che lo indicano come il referente della cosca in un particolare quartiere di Reggio Calabria, quello di Spirito Santo. Mangiola era conosciuto per la sua capacità di gestire il controllo del territorio che gli era stato affidato con modalità mafiose, e che inoltre garantiva "la mutua assistenza agli altri sodali" e provvedeva "al pagamento delle spese processuali di altri esponenti del sodalizio criminale". Paola Pioppi