Cadorago (Como), 7 dicembre 2022 - Marco Campanaro, il trentasettenne arrestato a fine luglio per l’omicidio della compagna Valentina Di Mauro, è socialmente pericoloso e affetto da un vizio parziale di mente. È quanto emerso dalla perizia svolta dallo psichiatra Nicola Molteni, a cui è stato affidato l’incarico durante l’incidente probatorio disposto dal Gip di Como su richiesta del pubblico ministero Mariano Fadda. In particolare, gli è stato diagnosticato un disturbo della personalità di tipo misto, con episodi psicotici e paranoidei, che avrebbero influito sulla sua condotta nel momento in cui ha aggredito e ucciso a coltellate la compagna.
La perizia, a cui hanno partecipato anche i consulenti della difesa Marco Lagazzi e della parte offesa Nicola Poloni, era iniziata il 2 novembre, ed è stata consegnata il 22 novembre. Il vizio parziale di mente, consente a Campanaro di essere processato normalmente, in quanto capace di comprendere ciò che accadrà bel procedimento a suo carico, ma gli consente di beneficiare di specifiche attenuanti legate alla sua condizione di malattia. Allo stesso tempo, il perito ha sottolineato la sua pericolosità sociale. Ora la Procura dovrà chiudere le indagini tenendo conto di questo esito, che a tutti gli effetti costituisce una anticipazione processuale, ed era la condizione essenziale per capire se il fascicolo poteva proseguire seguendo il normale iter giudiziario.
Campanaro è accusato di omicidio aggravato dalla crudeltà, alla luce delle venti coltellate subite dalla donna durante l’aggressione, una delle quali profondissima alla gola: Valentina Di Mauro, 33 anni, sua convivente da un paio d’anni, era stata uccisa la notte del 24 luglio alle 4 del mattino, dopo che avevano passato la serata fuori a cena. Ma l’uomo si era svegliato in piena notte, con il pensiero fisso su alcuni messaggi ricevuti dalla donna, e di cui aveva chiesto spiegazione nei giorni precedenti.