È stato fissato a ottobre, davanti alla Corte d’Assise di Como, il processo per omicidio volontario aggravato e violenza sessuale a carico di Gabriel Robert Marincat, il venticinquenne romeno in carcere da fine gennaio per la morte della piccola Sharon Barni. Il sostituto procuratore di Como Antonia Pavan, ha chiesto il giudizio immediato, il cui inizio è stato appunto fissato in autunno. Per le imputazioni di cui deve rispondere, e in particolare l’omicidio aggravato, non è prevista la possibilità di un rito abbreviato, vale a dire il processo sulla base di quanto emerso dagli atti di indagine, che gli avrebbe consentito uno sconto di pena. La morte della bimba di soli 18 mesi, risale all’11gennaio, al termine di un pomeriggio durante il quale i due erano rimasti da soli in casa. Inizialmente l’uomo aveva cercato di giustificare quelle lesioni, che avevano mandato in coma la piccola, con un incidente domestico, ma ben preso era emersa tutta l’incompatibilità delle su versione con le ferite trovate dal medico legale, a cui si era aggiunto l’abuso sessuale. Interrogato due volte, Marincat ha ammesso di aver usato violenza nei confronti della piccola, picchiata a più riprese quel giorno, colpendola anche in testa, e di averne abusato sessualmente. Senza però giustificare la sua condotta, o spiegare cosa l’aveva scatenata. "Ero nervoso", si era limitato a dire al giudice.
Pa.Pi.