Un giornata iniziata male e finita bene per i frontalieri dell’Alto Lago e della Val Cavargna in allarme per alcuni massi che avevano reso temporaneamente inpercorribile la strada provinciale nel tratto tra Carlazzo e Cusino, utilizzata quotidianamente dai lavoratori per raggiungere la Svizzera.
Le amministrazioni comunali avevano deciso di interrompere il transito ai veicoli in attesa del sopralluogo dei geologi e dei tecnici della Provincia che si è svolto nella mattinata di ieri. Per fortuna, nonostante i massi che si sono staccati e sono precipitati fin sulla carreggiata, la parete rocciosa non rappresenta un pericolo, anche grazie al pronto intervento di ripristino della carreggiata. Così già nel pomeriggio la strada è stata completamente riaperta e i frontalieri che ieri mattina per andare al lavoro avevano dovuto scegliere strade alternative, al loro rientro a casa sono potuti tornare a percorrerla. Intanto nella giornata di ieri le scuole di San San Bartolemeo Val Cavargna sono rimaste chiuse, impossibile infatti pensare di far muovere gli scuolabus lungo i tornanti del Passo della Cava lungo i quali, ieri mattina, si sono dovuti muovere i frontalieri partiti dai paesi della Val Cavargna. Anche se la strada è stata riaperta si continuerà a tener d’occhio la montagna nei prossimi giorni, anche perché il masso è precipitato nello stesso punto in cui un paio di anni fa si era verificato uno smottamento analogo. Sono già previsti interventi di verifica delle reti paramassi e di bonifica della parete rocciosa. R.C.