PAOLA PIOPPI
Cronaca

Massimo Riella, la Primula rossa del Lario di nuovo a processo dopo l’ennesima fuga rocambolesca

Il 49enne dopo aver visitato la tomba della madre a Brenzio fece perdere le proprie tracce per mesi. Fu catturato in Montenegro

Massimo Riella sui monti del Lario dove aveva trovato rifugio

Massimo Riella sui monti del Lario dove aveva trovato rifugio

Gravedona ed Uniti, 6 luglio 2023 – Mentre è in corso il dibattimento nel quale è accusato di aver rapinato due anziani coniugi, per Massimo Riella si profila un nuovo processo: questa volta per evasione.

Anzi, per l’evasione con cui aveva tenuto banco per settimane, dopo essere sfuggito agli agenti di polizia penitenziaria, che il 12 marzo dello scorso anno lo stavano accompagnando a fare visita alla madre al cimitero di Brenzio, piccola frazione di Gravedona ed Uniti. Ma davanti a quella tomba, il quarantanovenne non era mai arrivato, preferendo gettarsi nei rovi dei boschi dell’alto lago, e sparire.

Era ricomparso solo la sera del 16 luglio, quando la polizia del Montenegro, aveva fatto irruzione nell’abitazione di un pregiudicato di Podgorica, dove il fuggiasco comasco aveva trovato ospitalità. Da qui era stato estradato a novembre, per trovarsi ora a dover comparire davanti al giudice monocratico di Como, per rispondere di quella evasione che, nonostante il clamore, non gli aveva comunque garantito la libertà.

Per lui è il secondo processo per evasione rimediato nel giro di pochi mesi. Ad aprile, davanti al Gup di Como, era stato condannato a 4 anni di reclusione con rito abbreviato, di cui due per detenzione di armi clandestine e due per l’evasione commessa a novembre 2021, quando i carabinieri si erano presentati a casa sua, dove era agli arresti domiciliari, per portarlo in carcere in aggravamento misura cautelare: ma Riella, dopo aver dato in escandescenze, con una mano aveva impugnato un coltello puntandoselo alla gola e minacciando di tagliarsi, con l’altra spaccato una bottiglia di vetro per tenere a distanza i militari, e improvvisamente aveva fatto un balzo dalla finestra della cucina, dileguandosi nella boscaglia che confina con la sua abitazione.

Le ricerche erano durante una decina di giorni, poi era stato catturato e portato a Bassone dove, qualche settimana più tardi, gli era stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare che lo accusava di aver rapinato, a ottobre 2021, due pensionati, per i quali ora è in corso il processo davanti al Tribunale Collegiale di Como. Ora i processi scaturiti da tutte le sue condotte, stanno arrivando uno dopo l’altro.